Firmato dai consiglieri Pozzani e Pasini, lunedì 23 Gennaio è stato presentato un esposto alla Procura Generale della Corte dei Conti (ed alla Procura della Repubblica per informativa) al fine di ottenere chiarimenti relativamente alle modalità di calcolo per il pagamento di oneri, dovuti al Comune da cittadini privati, per ottenere il permesso di edificare un'unità abitativa bifamiliare su un'area identificata dal vigente PRG come RSI - A servizi integrati alla residenza con obbligo di Piano attuativo.
Il suddetto Piano era stato presentato in Consiglio Comunale e approvato, con deliberazione n. 35 del 28/10/2011, dalla maggioranza e dal consigliere di minoranza del Movimento 5 Stelle, nonostante un approfondito dibattito e l’astensione dei consiglieri del gruppo “Pozzani Sindaco”. Le perplessità adombrate in quell'occasione - e successivamente confermateci da tecnici interpellati al riguardo - vertevano sull'estensione dell'area presa a base per l'applicazione della formula di calcolo degli oneri dovuti che, secondo l'interpretazione del Comune, coincideva con il volume portato in progetto (circa 890 m cubi) mentre la legge parla espressamente di superficie coperta residenziale (poco meno di 1.520 m quadrati) risultando pertanto un onere a carico del privato costruttore che il Comune quantificava in € 24.482,14 mentre - secondo le stime in nostro possesso - l'ammontare poteva variare da € 41.614,70 sino ad € 83.237,62 con conseguenti possibili perdite erariali per il Comune da un minimo di € 17.132,56 sino ad € 58.722,48.
La decisione di interpellare la Corte dei Conti non è stata presa a caldo ma discussa e ponderata; tuttavia i Consiglieri di "Città Futura" avevano da subito manifestato la propria contrarietà circa l'opportunità di presentare l'esposto senza prima cercare un passaggio intermedio che costringesse l'amministrazione a verificare con maggior attenzione la fondatezza dei propri conteggi prendendo in considerazione le obiezioni, mosse sin da subito dal Capogruppo Pozzani, alla correttezza del suo operato. Alla fine i nostri Consiglieri optavano per astenersi dal sottoscrivere l'esposto, anche se non disconoscono la ragionevolezza delle motivazioni che hanno determinato la scelta di chiedere un chiarimento alla Corte dei Conti, sottolineando come la maggioranza non abbia ascoltato le nostre obiezioni considerando invece gli interventi della minoranza fastidiosi intoppi all'azione amministrativa, anche nell'eventuale ipotesi di aver adottato una delibera di dubbia legittimità.
Ci auguriamo che non si debba intraprendere ancora questa strada per il futuro ma che prevalga il dialogo, pur nel reciproco rispetto delle parti, con la consapevolezza che il bene di tutti fa il bene di ciascuno di noi.