lunedì 26 ottobre 2015

CENTRO OK, PERIFERIA KO.


Su "Primo Giornale " del 22 ottobre è pubblicata un'intervista al Sindaco Emilietto Mirandola dove il nostro primo cittadino tratta dell'annoso problema di ridisegnare il centro di Bovolone. L'obiettivo dell'amministrazione comunale di Bovolone (con l'approvazione ai primi di ottobre del progetto definitivo ed esecutivo dei lavori, per un costo attorno ad una cifra di €   99.000,oo) intende riqualificare il Centro Città e vede interessate piazza Vittorio Emanuele e le vie Carlo Alberto e Umberto I .
Il progetto approvato dalla giunta prevede in sintesi la creazione di un senso unico in via Umberto I con direzione Salizzole, ricavando una serie di parcheggi su un lato della strada; l’eliminazione dell’impianto semaforico di piazza Vittorio Emanuele per consentire una riduzione dell’inquinamento atmosferico dai gas di scarico delle auto; il mantenimento dell’attraversamento pedonale semaforizzato a chiamata in piazza Vittorio Emanuele per garantire comunque condizioni di sicurezza per gli utenti della strada, soprattutto bambini e anziani; la realizzazione di quattro collegamenti pedonali rialzati attraverso la creazione di alcuni dossi, necessari sia alla maggior sicurezza degli attraversamenti che alla diminuzione della velocità. Sono stati previsti anche l'ampliamento della zona pedonale della piazza; l’inversione del senso unico di marcia in via IV Novembre; l’istituzione del doppio senso di marcia in via Cavour tra via Cesare Battisti e via IV Novembre. Relativamente a via Cavour, per il tratto parallelo alla ferrovia verrà attuato l’allargamento necessario a riportare la viabilità nei due sensi di marcia ed a consentire la realizzazione dei percorsi pedonali su entrambi i lati, il tutto in collaborazione con Rete Ferroviaria Italiana Spa,
L'obiettivo dell'intervento, sempre secondo il Sindaco, mira a ridurre il traffico automobilistico in centro, garantendo la sicurezza dei pedoni e rivitalizzando in questo modo le attività commerciali ed i servizi ai cittadini.
Nei prossimi giorni partirà la procedura di gara per l’affidamento dei lavori.
Singolare che tale sforzo venga profuso a 7 mesi dalle prossime elezioni amministrative, peraltro con nessuna certezza che i lavori vengano ultimati prima della prossima tornata elettorale......Vedremo anche chi si aggiudicherà l'appalto.
E tutto ciò mentre il resto del paese rimane in un perenne stato di abbandono e degrado, come abbiamo inutilmente denunciato in più occasioni.
Che un intervento sulla viabilità del centro cittadino fosse necessario è cosa arcinota da decenni ma che Bovolone abbia bisogno di un restyling complessivo è ancor più urgente......Che tocchi alla prossima amministrazione?

giovedì 24 settembre 2015

COME TANTI SOLDATINI.......

Anche stasera si è consumata l'ennesima commedia portata in scena dalla compagnia teatrale Mirandola (intendiamoci: non La Zargnapola dello stimato cavalier Terenzio, ma la compagine amatoriale del sindaco Emilietto).
Come attori consumati ed impeccabili nel ruolo di obbedienti soldati, assessori e consiglieri di maggioranza hanno votato compatti la bocciatura delle due mozioni di sfiducia che l'opposizione aveva presentato nei confronti dell'assessore Turrini e del consigliere Pozzani. 
Nessun colpo di scena, nessuna sbavatura al copione studiato e ripassato più volte per non commettere alcun errore......Serrare le righe, fare fronte, nonostante i mal di pancia e le esternazioni di malcontento che più di uno di loro ha confidato agli avversari fuori dall'ufficialità del palazzo, come ha fatto presente apertamente il consigliere Favarello.
Tutto come previsto, i panni sporchi si lavano in famiglia......ed intanto chi ci rimette sono i cittadini, o meglio, una parte di loro poiché anche nella vicenda delle due società di calcio, messe l'una contro l'altra da una gestione incapace e partigiana, ci sono bovolonesi di serie A e bovolonesi di serie B. 
Ironizza sulla bravura dell'assessore allo sport il consigliere Bertolini che, con Favarello, strappa gli applausi del pubblico; rincara la dose la consigliera dr.ssa Pasini che fa notare come siano "differenziati" anche i contribuenti nell'avere i servizi degli impianti sportivi, che il Comune concede ad alcuni ed altri no, mentre TUTTI pagano le tasse a Bovolone.
E il sindaco? Bella domanda! Sempre più imbarazzato di fronte all'evidente sfacelo della sua maggioranza cerca di salvare il salvabile......
Ci chiediamo se la gente non si renda conto di chi sta amministrando la nostra città.......e non è detto che alle prossime amministrative Bovolone prenda coscienza che si può cambiare: è questa la cosa che ci fa più paura! 



giovedì 17 settembre 2015

BESTIE ? NO, GRAZIE !


Domenica 13 Settembre si è tenuta a Cittadella, nel padovano, una  delle oramai immancabili manifestazioni leghiste che sul territorio veneto, in particolare, hanno sempre un nutrito seguito di pubblico. La libera espressione del pensiero, in una democrazia come la nostra, è un  diritto di tutti e lungi da noi affermare il contrario, anche quando alcune idee o determinati atteggiamenti sarebbero comunque censurabili, indipendentemente dall'area politica da cui provengono. 
Ma non è questo l'argomento di cui vorremmo occuparci, bensì del messaggio che proviene da questo allegro consesso di militanti e simpatizzanti leghisti veronesi, in particolare per la presenza di persone che stanno condividendo con noi un'alleanza in contrapposizione all'amministrazione del nostro paese. 
Non possiamo obiettare alcunché al responsabile bovolonese della Lega Nord, nonché consigliere di minoranza, per il fatto di essere presente ad una adunata della propria parte politica: ne ha tutto il diritto; possiamo però avanzare qualche riserva per la presenza di altre persone vicine alla nostra attuale coalizione, dato che ciò potrebbe dare adito a qualche malinteso sull'orientamento dell'intero Gruppo consiliare di minoranza di cui anche Città Futura fa parte, anche se il nostro simbolo non appare più nel logo della coalizione. 
Intendiamo pertanto sgombrare il campo da ogni seppur minimo dubbio in merito alla nostra TOTALE ESTRANEITA' a tale manifestazione: un conto è la scelta di lavorare assieme per il bene della nostra città, un altro è la partecipazione attiva ad eventi che nulla hanno a che fare con la nostra natura di civica libera ed autonoma.






giovedì 10 settembre 2015

MOZIONE DI SFIDUCIA NEI CONFRONTI DELL'ASSESSORE TURRINI

http://www.larena.it/stories/2614_bovolone/1296492_campi_da_calcio_sfiducia_allassessore_turrini/

Riportiamo l'articolo tratto da "L'Arena.it" di oggi, 10 settembre 2015:

"Il pallone è «tratto», ma non in campo, bensì in sala consiliare. È qui che si è spostata la lotta per la gestione dei campi da calcio tra due società, una tenzone che coinvolge la politica, aprendo di fatto la campagna elettorale per le amministrative del 2016. Ieri, al temine di una giornata molto tesa per il calcio a Bovolone per la curiosità che si è creata sull'esito di una riunione tra i presidenti delle due società di calcio e l'assessore allo sport Costantino Turrini, è stata depositata una mozione di sfiducia nei confronti di quest'ultimo. La notizia è stata postata su Facebook da Giovanni Favarello, del gruppo di opposizione Lega Nord - Bovolone Domani. Nel documento vengono richiamati gli episodi più eclatanti di questa incresciosa vicenda, compresa la riunione di ieri, il cui esito viene giudicato «negativo». L'assessore Turrini ribatte: «Mi sorprende la presentazione di questa mozione a poche ore da un incontro dai toni finalmente civili nel quale ho chiesto ai presidenti di concordare nei prossimi 10 giorni le modalità per l'uso dei campi. Il giudizio negativo mi pare affrettato e preconcetto: i presidenti non hanno certo avuto il tempo di parlarsi per definire tempi e tariffe d'uso dei campi». o RO.MA. "

Aspettiamo sviluppi; difficile immaginare che la maggioranza sfiduci il proprio assessore, anche se il clima che serpeggia tra la compagine del Sindaco Mirandola non è dei migliori da tempo.....Vi terremo informati.

mercoledì 2 settembre 2015

UN CALCIO AL BUON SENSO




    TGverona.it - Bovolone, caso sportivo e... politico

    www.tgverona.it/pages/432974/.../bovolone_caso_sportivo_e_politico.ht...
    Cineteca TGverona.it - Bovolone, caso sportivo e... politico.


    Dopo che il Tar del Veneto ha dichiarato inammissibile il ricorso con il quale l'Acd Calcio Bovolone aveva chiesto l'annullamento dell'assegnazione dei campi di calcio di viale Olimpia all'Asd Football Club in questi giorni le cose hanno preso una piega davvero grottesca. Si acceda al link in testa per gli aggiornamenti, oggetto di un servizio televisivo su TG Verona.
    Ma facciamo un passo indietro.
    La sentenza  del Tar confermava in sostanza la delibera della Giunta del sindaco Mirandola relativa alla gestione degli impianti sportivi accogliendo la tesi del Comune contro la tesi della società ricorrente che aveva chiesto l'applicazione, al riguardo, della legge sugli appalti. Ma i campi da calcio sono considerati beni privi di rilevanza economica per cui non serviva una gara di appalto per darli in gestione. Nè  è stata accolta l'altra tesi dell'Acd Bovolone che aveva inoltre sostenuto l'illogicità di affidare la gestione ad una nuova società a dispetto della lunga esperienza vantata dalla stessa Acd. Il Tribunale ha ritenuto altresì decisivo che l'associazione calcistica bovolonese non avesse presentato un proprio progetto in tempo utile come il sindaco aveva chiesto formalmente a fine dicembre (a differenza, invece, del Football Club) e ciò ha privato la storica società sportiva della legittimità ad agire in giudizio: da qui la dichiarazione di inammissibilità del ricorso. Comunque, il sindaco ribadiva da parte sua e di tutta la Giunta la volontà di garantire il dialogo tra le due società per favorire i ragazzi affinché possano allenarsi e giocare a Bovolone. Quindi, come riporta il quotidiano " L'Arena" lo scorso 13 agosto ".....invita l'Acd Bovolone «a rivolgersi ai nuovi gestori per concordare modalità, tempi ed orari di utilizzo dei campi di calcio». Inoltre, Mirandola sottolinea «che per i ragazzi di Bovolone i campi sono e saranno sempre disponibili». ..............L'Acd aveva messo in preventivo la bocciatura e rassicurato i genitori che, comunque sarebbe andata, a settembre l'associazione avrebbe giocato sui campi di Bovolone, invocando una sorta di diritto ad usufruire degli impianti come da punto 14 della nuova convenzione con l'Asd Football Club. Il presidente dell'Acd, Claudio Bissoli, comunque denuncia: «Il sindaco ci invita a rivolgerci al Footbal Club per concordare l'utilizzo dei campi. Cosa che ho già fatto ............ ma la risposta è stata negativa. Anzi, il presidente Fabio Renoffio mi ha detto che se ............ ci presentiamo sui campi chiamerà i carabinieri. Di questo ho avvisato anche il sindaco e aspetto contatti». Dal canto suo, Renoffio ribatte: «Senza un accordo non possono presentarsi e se lo fanno li denuncio. Non abbiamo ricevuto nessuna richiesta scritta ma c'è stato solo un contatto telefonico dopo la sentenza. So che una comunicazione scritta è stata fatta dall'Acd ma in Comune e non a noi. Per questo qui non si possono allenare. Presentino prima una domanda e poi la valuteremo. Abbiamo fatto mille tentativi per trovare un accordo, ed è tutto documentato,ma hanno sempre detto no e sono andati avanti con il ricorso».
    Purtroppo le rassicurazioni del Sindaco sono rimaste tali e le fosche previsioni di 15 giorni fa si sono avverate: i ragazzi dell'Acd Bovolone, presentatisi ai campi per allenarsi, sono stati allontanati con l'intervento delle forze dell'ordine.
    Degna di nota è l'intervista rilasciata alla TV locale dal Consigliere di opposizione Giovanni Favarello che, con pacatezza ed obiettività, ha illustrato i termini della questione sottolineando i limiti dell'azione amministrativa della giunta e del sindaco senza peraltro (correttamente) schierarsi a favore dell'una o dell'altra società ma auspicando una soluzione di buon senso.
    Staremo a vedere ma la questione rischia di penalizzare soltanto i ragazzi e le loro famiglie anteponendo allo sport beghe che nulla hanno a che vedere con i doveri e gli impegni che un'amministrazione ha nei confronti di tutti i cittadini.

lunedì 8 giugno 2015

AGOSTINO CUNICO E' IL NUOVO VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Agostino Cunico è stato eletto vicepresidente del consiglio comunale. Avrà il compito di presiedere le sedute consiliari in caso di impedimento o di assenza di Fabio Gioso, attuale presidente in carica. L'elezione è avvenuta nel corso dell'ultima seduta consiliare,  dopo le dimissioni annunciate in sala civica dal consigliere Orfeo Pozzani e comunque sollecitate dall'opposizione dopo il passaggio di Pozzani tra le fila della maggioranza. La candidatura di Cunico è stata presentata da Angiolina Pasini, attuale capogruppo di «Lega Nord-Bovolone Domani» di cui Cunico, di Città Futura, è entrato a far parte dopo le dimissioni di Giuliano Pieropan.

venerdì 27 marzo 2015

MAGGIORANZA: SIAMO ALLA FRUTTA!

Il Consiglio Comunale di ieri sera, ce ne fosse stato bisogno, ha decretato definitivamente lo stato di disarmo e di sfascio in cui si trova la maggioranza ed ha palesato per l'ennesima volta l'imbarazzante scollamento tra i suoi componenti, con un Sindaco che non ha proferito parola per tutta la durata della seduta (e quando l'ha fatto era in evidentissimo impaccio), con due assessori finiti nell'occhio del ciclone per l'incapacità di gestire le funzioni cui sono stati assegnati, senza contare una allarmante mancanza di coordinamento nella conduzione dei lavori da cui traspare la totale assenza di dialogo e sintonia tra tutti i componenti della compagine Mirandola. 
Siamo, come si suol dire, alla frutta..........E l'opposizione non ha dovuto nemmeno fare troppa fatica nel mettere in difficoltà la propria controparte, superficiale ed impreparata praticamente su tutti i temi che non riguardassero i puri aspetti di bilancio (sui quali è  sempre più indispensabile l'intervento dei tecnici non solo in supporto, ma in sostituzione della giunta consiliare!).
Quando parliamo di "dignità" ci riferiamo proprio a queste cose........com'è possibile che chi è stato scelto per amministrare un comune così grande dimostri questi limiti, queste incredibili carenze? Com'è possibile che vengano attuate delle scelte (vedasi, ad esempio, la questione del calcio Bovolone) che sono un suicidio politico ed amministrativo alla vigilia (praticamente) delle elezioni? Com'è possibile che ci si arrocchi su posizioni insostenibili ( vedasi la vice presidenza del Consiglio) quando sarebbe bastata una onorevole quanto intelligente dimissione? Forse, utilizzando un detto comune, è proprio sull'intelligenza che casca l'asino................!
Faccia pertanto un esame di coscienza questa maggioranza che deve valutare attentamente le responsabilità cui andrà incontro per il prossimo anno di reggenza, mentre un'intera comunità è da troppo tempo in balia di se stessa .
Rifletta il Sindaco sull'opportunità di proseguire su questa strada, o se non sia più onorevole ed onesto fare i conti con la realtà e trarne le debite conclusioni.
Aspettiamo dunque dal Primo Cittadino un gesto responsabile e coraggioso almeno per dare atto alla maggioranza di aver salvato la faccia, visto che non è riuscita a salvare altro......... 

sabato 21 marzo 2015

CONVOCATO IL CONSIGLIO COMUNALE


DA TENERE D'OCCHIO I PUNTI 7, 9, 10 ED 11. IL RESTO DOVREBBE RIENTRARE NELL'AMBITO DELL'ORDINARIA AMMINISTRAZIONE PER CUI, SALVO NON SIANO STATI RILEVATI PUNTI PARTICOLARI PER LA DISCUSSIONE (A PRESCINDERE DAL FATTO CHE LA TA.RI. ANDREBBE ELIMINATA!) NON SI POTRA' FARE MOLTO............

venerdì 20 marzo 2015

C'E' QUALCOSA DI NUOVO NELL'ARIA, ANZI: D'ANTICO..............

.......LA "VECCHIA" POLITICA DI BOVOLONE SI ORGANIZZA E TORNA IN CAMPO. SOLITE FACCE, SOLITO CLICHE', SOLITO LINGUAGGIO.........MA SE IL NUOVO NON AVANZA........


Da “L’Arena on line” - 19.03.2015
Comunali alle porte Nasce l'associazione «Progetto Bovolone»

Favalli: «Fare cultura e politica dalla base, rompendo isolamenti»

Si chiama «Progetto Bovolone» l'associazione nata qualche settima fa davanti al notaio. Il nuovo gruppo civico - tra i promotori alcuni che hanno avuto esperienze amministrative e ricoperto cariche pubbliche - si è presentato davanti a una ottantina di persone. Molti i simpatizzanti e altrettanti i curiosi: manca un anno alle elezioni comunali e c'è attenzione attorno a tutto ciò che si muove nella società civile.
L'assemblea non si è tenuta a Bovolone ma alle ex poste, in via Tiepolo, a Salizzole, luogo destinato a diventare la sede dell'associazione, aperto due martedì al mese per incontri e riunioni. Il gruppo parla di rottura con certi campanilismi e si ripropone di ragionare in termini di territorio e di distretto. I promotori di Progetto Bovolone hanno comunque presentato richiesta al Comune di Bovolone di uno spazio fisso la domenica mattina in piazza Vittorio Emanuele II, dove installare un banchetto per tutto il 2015 e i primi mesi del 2016: un modo per farsi conoscere e allacciare rapporti.
«Tutto è nato tra i classici 4 amici al bar», ha esordito Augusto Favalli, imprenditore e ex consigliere ed ex assessore, tra i fondatori dell'associazione. «Ci siamo riproposti di dar vita a una associazione con una sede dove poter trovarci regolarmente, come facevano le vecchie sezioni di partito che sono state punto di ritrovo e confronto della popolazione su problemi locali. Noi intendiamo muoverci alla luce del sole, vogliamo far circolare idee e sopratutto informazione. Il nostro è un contenitore che andrà riempito di progetti e proposte».
Progetto Bovolone non è una associazione solo culturale: nel suo orizzonte - lasciano intendere i fondatori - c'è spazio anche per la politica «da fare in modo nuovo, ripartendo dalla base», puntualizzano.
«Da noi vale la persona e non la sua appartenenza», ha aggiunto Marco Pizzoli, altro nome noto per aver presieduto la società Bovolone Promuove che organizzava la Fiera San Biagio. «Vogliamo essere propositivi, non è tutto negativo: di cose da valorizzare ve ne sono. La nostra è una iniziativa pensata per rompere l'isolamento nel quale oggi siamo finiti tutti e rompere il silenzio». Hanno poi parlato anche Paolino Turrini, molto noto nel mondo del volontariato ed ex consigliere comunale, e Giancarlo Rodegher. Molti i temi toccati dal pubblico: il settore sociale, la casa di riposo, la scuola elementare, l'ospedale, la stazione. Per info: progettobovolone@gmail.com; numero 344.269.86.36.

(RO.MA.)

martedì 3 marzo 2015

MENSA SCOLASTICA: IL RIMPALLO CONTINUA!

03.03.2015

Mensa scolastica si cambia di nuovo Torna la «Markas»

Ribaltata la decisione del Tar che affidava il servizio a «Cir Food»

Emilietto Mirandola
Emilietto Mirandolao
Alla mensa scolastica si serve un colpo di scena dietro l'altro. L'ultimo ribaltamento giudiziario mette la parola fine alla serie di ricorsi e contro ricorsi riportando tutto alla casella di partenza. Ovvero alla situazione che si era creata all'indomani della gara d'appalto svoltasi tre anni fa. L'ultima pronuncia, datata 10 febbraio, è del Consiglio di Stato, chiamato a chiudere l'annosa controversia tra la cooperativa «Cir Food» di Reggio Emilia e la «Markas srl» di Bolzano per l'aggiudicazione del servizio di ristorazione delle scuole materne ed elementari di Bovolone.
Il Consiglio di Stato ha rovesciato il giudizio di primo grado del Tar del Veneto, che nel gennaio del 2014 aveva annullato l'aggiudicazione alla «Markas srl» accogliendo un ricorso presentato dall'impresa uscente, la «Cir Food». Il nuovo cambiamento dietro ai fornelli è avvenuto a poco più di sei mesi di distanza dall'ultimo passaggio di consegne. «Il tutto», rimarcano il sindaco Emilietto Mirandola e la sua Giunta in un comunicato, «senza disguidi per i giovani fruitori del servizio, che non si sono neppure accorti del vorticoso avvicendarsi di personale in cucina». «Si conclude così», prosegue la nota, «una vicenda movimentata. La sentenza ha fatto quindi chiarezza, in modo definitivo, circa la regolarità dell'aggiudicazione a suo tempo disposta dal Comune». Le motivazioni della prima sentenza del Tar facevano riferimento agli oneri per la sicurezza: la ditta «Markas srl» non avrebbe indicato nell'offerta i costi di sicurezza mettendo solo quelli aziendali. Il collegio giudicante aveva ritenuto che l'obbligo di inserire nell'offerta i primi costituisse un elemento essenziale, Evidentemente, una questione oggetto di interpretazioni non univoche. RO.MA. (DA L'ARENA ON LINE)

ORA L'AMMINISTRAZIONE DOVRA' CHIARIRE TUTTA LA QUESTIONE RELATIVAMENTE AI COSTI DELL'INTERA VICENDA.

giovedì 26 febbraio 2015

IL CALCIO NEL......PALLONE!

DAL SITO DI "BOVOLONE DOMANI"

DA PIANETACALCIO.IT

L’AMMINISTRAZIONE LOCALE VUOLE SCALZARE L’ASD BOVOLONE!

Il popolo calcistico dell’ASD Bovolone si è radunato ieri sera in località Casella, alle porte del paese, per scongiurare quello che la locale Amministrazione ha intenzione di fare: istituire una nuova società, il Bovolone Football Club, una Polisportiva, formata da una decina di consiglieri, la maggiorana dei quali già composta dal Noi Bovolone, l’altra società che pulsa passione per il “fubal” in paese. E, così, circa 500 tra dirigenti, genitori, tifosi e giocatori non si sono persi il dibattito tra il vice-sindaco Enzo Buratto (ex arbitro, ancora richiamato a fischiare, all’occorrenza), al Centro Sociale tenutosi ieri sera, a partire dalle 21 circa.

I 13 attuali dirigenti-consiglieri dell’ASD Bovolone si sono seduti al tavolo delle autorità, indossando per protesta una maglietta bianca con su scritto “Io sto con l’ASD Bovolone”, mostrando tutto il loro sdegno per essere stati avvisati a bocce oramai in movimento del progetto politico dell’Amministrazione bovolonese. Tra di loro, anche Riccardo Meggiorini, classe 1985, oggi in forza al Chievo, e uno dei migliori prodotti del calcio rosso e blu; affiancato dal bomber del Cerea, Luca Moretto, figlio di Vanni, dirigente rossoblù da una vita assieme a Vittorio Peroni – più imbufalito del solito -, e presente in sala anche la “memoria storica” Giorgio Galetto (commovente la sua lettera, nella quale predica che il calcio e la favola rosso e blu non debba sparire).

Da circa 3 anni per motivi di bilancio e a causa della grave crisi economica che si riflette un po’ dappertutto, il Comune sta cercando di creare una Polisportiva, non una fusione ma una unione tra le de esistenti società bovolonesi, l’Asd Bovolone del presidente Claudio Bissoli, e quella di stampo più parrocchiale, il Noi Bovolone. Ma, nonostante sia difficile la perfetta armonia tra le due società (anche nei migliori matrimoni l’armonia non è sempre garantita, o no?), il primo cittadino Emilietto Mirandola, ieri sera assente, sta da alcuni anni cercando di inglobarle in una società unica – il Bovolone Football Club – con rapporti per il Settore Giovanile già avviati con una squadra professionistica (si vocifera l’Hellas Verona).

Insomma, quello che ci è apparso essere andato in onda ieri sera a Bovolone è un non felicissimo spot, un non sappiamo quanto fruttifero slogan pubblicitario della locale Amministrazione politica, da 3 anni in carica, la quale sembra non tenere in alcun conto la fatica, le responsabilità dei 13 dirigenti-consiglieri dell’attuale ASD Bovolone, la quale attualmente vede al vertice delle classifiche dei vari Tornei tutti le sue rappresentanti. Giusto quanto ha brontolato e reclamato, nel corso del dibattito accesosi al termine degli interventi delle forze in campo e tra loro discordi (il Comune e l’ASD Bovolone), un genitore di un ragazzo, con quel suo “ma, se guadagneremo la vittoria in campionato, dov’è che andremo a godere la fatica del trionfo conquistato? Eppoi, il cambio dei colori sociali della nuova società quanto costerà sull’arredo sportivo dei nostri ragazzi? Non solo – ha rincarato la dose del malcontento generale un altro genitore: “Forse, dovremo portare i nostri figli a giocare i campionati giovanili regionali a Belfiore o a Caldiero?”

Insomma, anche se il vice-sindaco Buratto ha invitato tutti giovedì 26 febbraio sera al Teatro parrocchiale di Bovolone per ascoltare le linee guida del progetto del Comune e della nuova società il Bovolone Football Club – che ricorda tanto il Borgo Rosso Football Club girato a Lugo di Romagna nell’estate del 1970, con Alberto Sordi prim’attore e l’intervento del grande asso argentino in forza alla Juve e al Napoli, Omar Sivori -, ebbene, noi da 40 anni sul ponte di comando del giornalismo prestato al calcio per diletto, concludiamo che quando la politica – da qualunque parte essa provenga – inizia a mettere le mani sul giocattolo “più democratico” al mondo, sul gioco più bello al mondo, il calcio, ebbé, il danno che si crea è dei più certi.

Basti vedere cosa è successo l’estate scorsa a Minerbe e a Gazzolo: a Minerbe prima si è creato un club “politico” che si è iscritto come contraltare alla già esistente Asd Minerbe, per poi sparire, cioè neanche prendere parte al campionato di 3^ categoria, poi, ha costretto la squadra del luogo ad allenarsi a San Vito di Legnago e a giocare le partite interne, chiedendo ospitalità alla società Bevilacqua. Lasciando così che il “Bertoldi” diventasse il campo amico degli Allievi del Legnago Salus (roba da pazzi!) e non dei propri atleti concittadini.

Non diversa la situazione a Gazzolo, frazione microbica di Arcole: alla già esistente Giovane Gazzolo è stata creata a fianco il Gazzolo 2014 (fondato dal presidente Paolo Valle, ma sostiene il Giovane Gazzolo, cioè la parte danneggiata, sostenuto dall’Amministrazione leghista guidata dal primo cittadino Giovanna Negro), con l’effetto che chi faceva calcio già da 4 anni – il Giovane Gazzolo – ha dovuto emigrare altrove, perdere il suo vivaio – passato alla Napoleonica o trasferitosi all’Aurora Cavalponica o altrove. Insomma, lasciamo fare il calcio a chi lo sa già fare da anni con ultra decennale passione, amore, rischio, saggezza comportamentale tipica di allevatore di giovani prim’ancora che di allenatori di atleti. Questi, ignari, oggi come oggi, del loro futuro calcistico.

Andrea Nocini per http://www.pianeta-calcio.it 

martedì 24 febbraio 2015

UNA PARTITA.....TRA AMICI.....

A giugno scadranno le convenzioni con le due associazioni sportive che gestiscono i campi di calcio, l’Acd Bovolone e l’Apd NOI Team ma l'amministrazione intende non rinnovarle; a causa anche delle ristrettezze di bilancio, si vuole infatti chiudere il periodo di gestione comune dei campi, per passare a una gestione unica affidandola alla società «Bovolone Football Club» di nuova costituzione il cui presidente è Fabio Renoffio (già calciatore e allenatore nonché legato alla figura dell'assessore Turrini......). La società ha presentato un progetto "innovativo...." che prevede anche una collaborazione con l’Hellas Verona.
Peraltro la linea del Comune prevede che chi gestirà i campi avrà sì in concessione gli impianti, ma dovrà coprire in proprio tutte le spese.
Mentre la Apd NOI Team ha accettato di collaborare con il Football Club, l’Acd, (storica società con 300 iscritti) contesta la soluzione dell'amministrazione ed ha iniziato una protesta su facebook con il sostegno di moltissimi cittadini e la solidarietà dei gruppi di opposizione Bovolone Domani e M5S.
La questione risale alla vigilia di Natale 2014 quando la Giunta ha scritto ai dirigenti delle società calcistiche dando loro un mese di tempo per proporre un progetto di gestione unitaria; in Comune sono arrivate due proposte, una del Football Club (con adesione di Noi Team),  l’altra dell’Acd che, in sintesi, proponeva la creazione di una Polisportiva con le tutte le altre associazioni sportive.
L’amministrazione, pur senza scartare la possibile nascita di una Polisportiva, ha optato per la prima; così i dirigenti dell’Acd denunciano di essere stati messi davanti al fatto compiuto mentre, sindaco, assessori e dirigenti della nuova società ostentano toni concilianti verso un'apertura collaborativa.
Giovedì 26 febbraio, alle 20, al teatro parrocchiale, verrà presentato il nuovo progetto mentre l'Acd ha convocato i genitori dei ragazzi in assemblea pubblica alla Casella per spiegare ciò che è successo. 
Facciamo presente che la norma di riferimento per la gestione degli impianti sportivi è la Legge 289/2002 art.90 co. 25 : “… nei casi in cui l'ente pubblico territoriale non intenda gestire direttamente gli impianti sportivi, la gestione e' affidata in via preferenziale a societa' e associazioni sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva, discipline sportive associate e Federazioni sportive nazionali, sulla base di convenzioni che ne stabiliscono i criteri d'uso e previa determinazione di criteri generali e obiettivi per l'individuazione dei soggetti affidatari.”  
La normativa è espressamente citata nella delibera comunale 86/2014 con cui veniva affidata all'Acd Bovolone la gestione di parte degli impianti. Ciò che balza all'occhio  - premesso che una convenzione con la nuova società non è stata ancora formalizzata -  è che manca totalmente la preventiva determinazione di questi "criteri generali e obiettivi per l'individuazione dei soggetti affidatari" che devono essere approvati con delibera almeno di Giunta e non con una semplice lettera del sindaco. Inoltre anche la decisione di chi sarà l' affidatario della gestione dovrebbe essere adottata con Delibera e non frutto di una riunione informale di assessori. 
Sarà impegno delle opposizioni portare avanti le rimostranze della società di calcio di fatto esclusa nonché le proteste dei cittadini contro un comportamento sempre più inqualificabile di questa amministrazione.

venerdì 20 febbraio 2015

CHISSA' CHE COSA NE PENSA L'AMMINISTRAZIONE DI CASA NOSTRA................


Contratti di lavoro sospetti
Anche Miozzi nella bufera

Per l'accusa avrebbe indotto il Cda della casa di riposo a mantenere in servizio il titolare di un accordo a progetto

 
Dal peculato all'abuso d'ufficio, dalla truffa ai falsi documentali fino alla concussione, ipotesi di reato contestata al sindaco Giovanni Miozzi. E nell'indagine approfondita e minuziosa condotta dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Verona è entrato tutto, a formare un quadro complesso in cui i comportamenti personali di chi avrebbe dovuto gestire un patrimonio pubblico, quello della casa di riposo «Benedetto Albertini» di Isola della Scala, si intrecciano con la politica, o più specificamente con il «peso» della politica.

I FALSI. Uno scenario nel quale, oltre alle condotte del ragioniere economo, nonchè direttore dell'epoca, Gianluca  Alberti entrano i comportamenti ritenuti dalla procura «poco rigorosi» del presidente del Cda, Marco Biasia, e dei membri dei Collegi dei revisori che si sono succeduti dal 2007 al 2012. Ovvero di coloro che avrebbero comunque dovuto controllare ma che non si «accorsero», questa l'ipotesi della Procura, che gli F24 presentati dall'economo a sostegno dei pagamenti (non effettuati) dell'Iva non erano originali. Non sollevarono perplessità alcuna e attestarono, anzi, la regolarità di quella documentazione contabile che per il pm Federica Ormanni era «palesemente falsa ed inidonea a trarre in inganno, in quanto priva dei timbri dell'istituto di credito e recante firme tra loro identiche». E ai componenti in carica all'epoca si contesta la «falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale perchè attestavano falsamente la regolarità della documentazione contabile». Oltre ad Arrigo Tomiolo (l'unico tempo addietro ad aver ricevuto l'invito ad eleggere domicilio) sono indagati gli altri tre revisori che si sono succeduti in quegli anni.
LE PRESSIONI DI MIOZZI. Relativamente agli intrecci con la politica, la Guardia di Finanza non si è limitata a vagliare la regolarità contabile della «Albertini», fino a qualche anno fa ritenuta struttura di accoglienza per anziani d'eccellenza e ora da quasi due anni commissariata, e nell'indagine sono entrate anche le relazioni e i rapporti diretti tra i vertici della casa di riposo e quelli comunali. Ovvero il primo cittadino di Isola della Scala, indagato per concussione, perchè «abusando della sua qualità e dei suoi poteri» avrebbe indotto Biasia (ex presidente del Cda dell'Ipab) «e per suo tramite tutto il consiglio di amministrazione ad assumere e mantenere in servizio il titolare di un contratto di collaborazione a progetto». E stando a quanto emerso dalle indagini della Finanza, lo avrebbe fatto «inducendo in Biasia e nel Cda il timore di non essere riconfermati e per il Biasia anche ripercussioni sulla propria carriera politica appoggiata dal Miozzi». Non c'era necessità del contratto a progetto e quell'attività lavorativa «si tradusse in fatto ad un rapporto di lavoro subordinato, rinnovato di anno in anno, dal 2007 al2013».
IL PECULATO. Il peculato e l'abuso d'ufficio sono contestati sia ad Alberti sia a Biasia. Per quanto riguarda la prima incolpazione, il «segretario direttore», per la procura dal 2008 al 2012 si appropriò di somme per un totale di 563.189,66 euro «inseriti nei capitoli del bilancio come costi sostenuti dall'Ente pur in assenza di riscontri documentali. Inoltre avrebbe consegnato all'ex presidente Biasia dall'aprile 2009 al dicembre 2012, 500 euro al mese «asseritamente destinate a contributo per il partito». Per un totale di circa 22.500 euro.
L'abuso d'ufficio riguarda invece un'assunzione effettuata in violazione delle norme che regolano gli accessi nel pubblico impiego.
Alla signora, su indicazione del dottor Biasia, su chiamata diretta e senza valutazione professionale, venne assegnato un contratto a progetto per il 2010 e il 2011 e poi uno a tempo determinato fino al febbraio 2013.
LA TRUFFA. L'economo Alberti ha ulteriori due contestazioni, la truffa (indicò nelle buste paga voci non dovute e in tal modo trasse in inganno l'Ente per poco più di 60mila euro) e il falso materiale (nei bilanci dal 2008 al 2012 «indicava valori attivi superiori e negativi inferiori a quelli reali) finalizzato a non far emergere la situzione debitoria dell'Ente. Quella voragine a sei zeri.
Indagine chiusa. Gli indagati (il collegio difensivo è composto dagli avvocati Maruzzo, Ciurli, De Luca, Ugolini, Ferraresi, Sartori, Palumbo e Rossignoli) avranno 20 giorni di tempo per depositare memorie o farsi interrogare.

(L'Arena on Line di Venerdì 20 febbraio 2015 -Fabiana Marcolini)

lunedì 16 febbraio 2015

MENSA SCOLASTICA: IL PASTICCIO E' SERVITO

Su "Primo Giornale" dello scorso 11 febbraio è apparso un articolo che ripropone lo scontro tra maggioranza ed opposizione sul tema della mensa scolastica. E non poteva essere diversamento, viste le contraddfizioni della Giunta Mirandola sul tema, dopo che la Cir Food ha vinto la propria battaglia legale nein confronti della ditta che aveva vinto l'appalto per la gestione della refezione presso l'Istituto Comprensivo "F. Cappa". 
«L’amministrazione ha combinato un pasticcio che ora pagano i genitori con la retta del servizio. Stiamo preparando una segnalazione alla Corte dei Conti», dice Angiolina Pasini, capogruppo delle opposizioni sotto il simbolo unitario di "Bovolone Domani". 
«Facciano pure l’esposto, la storia è limpida: la ditta che è subentrata si è trovata tutto fatto ed ha girato al Comune quanto avrebbe dovuto spendere, e noi abbiamo pagato la Markas», ribatte il sindaco Mirandola.
La battaglia tra maggioranza e opposizione dura da tempo, con minaccia di un ricorso alla Corte dei Conti, da parte della minoranza, ma anche tra l’amministrazione comunale e le ditte che si sono aggiudicate il servizio di refezione scolastica il contenzioso non è stato da meno, a colpi di sentenze del Tar:
«Stiamo predisponendo un ricorso alla Corte dei Conti perché secondo noi in questa faccenda ci sono gli estremi di un danno erariale alle casse comunali, visto che con una delibera di giunta del novembre scorso l’amministrazione ha deciso di risarcire con 47.000 euro la ditta “Markas” quale compensazione per aver perso l’appalto alla mensa».
Tutto è iniziato con l’appalto per la gestione della mensa scolastica del valore di più di 2 milioni di euro perché al suo interno era compreso l’intervento di sistemazione delle cucine. «Appena insediata, la giunta Mirandola aveva deciso di non utilizzare più il centro cottura delle scuole elementari Scipioni in quanto la sua messa a norma avrebbe comportato una spesa superiore ai 100.000 euro. Successivamente, grazie alla collaborazione tecnica dei rappresentanti del consiglio di istituto, tra cui Giovanni Favarello ora consigliere di minoranza, il sindaco ritornò sui suoi passi e con una delibera accertò che la spesa per la messa a norma del centro cottura poteva essere ridotta a 19.000 euro e per tale motivo stabilì di continuare a produrvi i pasti – racconta Pasini -. Ma l’anno successivo, ad un solo mese dall’inizio dell’anno scolastico, Mirandola cambiò radicalmente idea bandendo una gara d’appalto per la distribuzione dei pasti agli alunni che invece di prevedere un contenimento del costo per la messa a norma del centro cottura dava il maggior punteggio alla ditta che avrebbe speso di più per risistemate la cucine».
La ditta “Markas” vinse la gara impegnandosi a realizzare migliorie per 260.000 euro, molto più di quanto previsto dalla ditta Cir Food, seconda classificata, che però presentò ricorso al Tar ; dopo quasi due anni, il Tribunale sentenziò l’annullamento della gara e l’aggiudicazione dell’appalto per i rimanenti tre anni alla seconda classificata. Nel frattempo, nonostante il giudizio incombente del Tar, la giunta Mirandola dava il nulla osta al completamento dei lavori da parte della “Markas” che quindi spendeva i 260.000 euro previsti prima dell’arrivo della sentenza.
E' questa autorizzazione che ha determinato la reazione da parte della civica Bovolone Domani, che ha criticato la scelta di non far sospendere, visto il ricorso in atto, quella parte di lavori non necessaria all’utilizzo del centro cottura.
Per di più, lo scorso novembre, la giunta Mirandola decideva di risarcire con 47.000 euro la ditta “Markas” quale compensazione per essersi vista togliere l’appalto dai giudici. Il Capogruppo di Bovolone Domani, Angiolina Pasini, ha affermato che «se si fosse attesa la sentenza del Tar, Markas non avrebbe speso tutti i 260.000 euro ed il Comune non si sarebbe trovato nella necessità di recuperare la cifra non ammortizzata da Markas, facendo pagare alla fine ai genitori più di quanto richiesto dalla ditta subentrante».
Il Sindaco, dal canto suo, rintuzza negando che la retta sia aumentata, insistendo invece sul fatto che il Comune ha ora una cucina nuova pagata da Markas mentre l’amministrazione, per sistemarla, avrebbe dovuto spendere almeno 100.000 euro.
E' su questo comportamento complessivo che l’opposizione intende raccogliere tutta la documentazione sui fatti e inviarla alla Corte dei Conti.
«La vicenda è molto semplice – conclude il sindaco -: la ditta che è subentrata alla Markas, non avendo fatto l’investimento che ha messo nel bando perché i lavori erano già eseguiti, ha girato quell’importo al Comune, il quale con questi soldi più proventi di cassa propria, ha pagato quanto speso dalla prima ditta. Tutto qui. Se vogliono far ricorso alla Corte dei Conti si accomodino pure». Insomma: parrebbe che il Comune non abbia dovuto sborsare un euro se i soldi che ha accreditato alla Markas sono stato erogati dalla Cir...........
C'è qualcosa che non quadra: i conti - come si suol dire - non tornano!

giovedì 12 febbraio 2015

QUANDO LE NOTIZIE NON DICONO TUTTA LA VERITA'..................

Detta come la riporta il giornale, la notizia potrebbe sembrare un risutato eccezionale di cui l'Amministrazione si è peraltro subito presa il merito; in realtà nessuno della maggioranza si azzarda a specificare che la tassazione risulta minore non tanto per l'applicazione di aliquote ridotte delle imposte (per quanto ne sappiamo, Bovolone applica il massimo) quanto per l'esiguità degli estimi catastali su cui le imposte sono calcolate: il nostro Comune, infatti, può ancora fruire delle agevolazioni a suo tempo concesse per le cosiddette "zone depresse" , per cui , sino a quando tale agevolazione resisterà (e non sarà per molto) Bovolone godrà di questa congiuntura favorevole e quindi, anche applicando il massimo di TASI, TARI, TARES ed IMU, se la base imponibile è irrisoria lo sarà anche la tassazione! Vedremo che cosa succederà quando questa "pacchia" finirà..........!
Vi riportiamo l'articolo, per correttezza; in ordine a quanto affermiamo, potete informarVi presso l'Ufficio Tributi comunale..................

Fisco: Bovolone è il comune più attraente del Veneto

È Bovolone con 790,48 punti, il Comune veneto più attrattivo dal punto di vista fiscale in Veneto. È il risultato di una classifica elaborata da Confartigianato Veneto, che ha preso in considerazione i 52 Comuni della regione oltre i 5.000 abitanti e il maggior numero di imprese, e poi ha attribuito loro un punteggio di attrattività fiscale sulla base delle aliquote Imu, Tasi, Tari o Tares, oneri di urbanizazione ed altri (con valori normalizzati da 100 a 1000).

Dietro a Bovolone si piazza al secondo posto per attrattività fiscale un altro comune veronese, Zevio (762,65), quindi Oderzo (752,88), Legnago (748,85) e Mogliano Veneto (746,56).

In sintesi sono 26 i comuni del campione che hanno riportato un valore dell’indice al di sopra della media (606,90). Per Rosà (606,80), Feltre (603,82), e Abano Terme (592,18) si evidenziano invece livelli molto vicini al dato medio. I comuni meno virtuosi sono risultati Monselice (409,19), Vigonza (379,05) e Rubano (366,88).

La ricerca, oltre ad ampliare in modo considerevole i Comuni analizzati, considera anche una nuova tassa, la Tasi. I dati esaminati ad aprile non la prevedevano in quanto riferiti al 2013).

L’introduzione di tale tributo ha modificato le posizioni dei sette comuni capoluogo di provincia. Il più attrattivo è Vicenza (636,13, al 22° posto nel ranking), poi più giù si trovano Verona, 32° (579,07), Treviso 35° (570,97), Belluno 37° (568,13), Padova 40° (541,35), Rovigo 41° (539,99) e Venezia 43° (512,35).

In merito all'Imu, i comuni più virtuosi sono Vicenza, Cittadella, Vigonza, Mogliano Veneto, Scorzè, Negrar, Campodarsego, Bovolone, Valeggio sul Mincio, Zevio e Pieve di Soligo, dove l’aliquota risulta essere pari allo 0,76%. Tra i municipi campione, Venezia, Rovigo, San Bonifacio, Porto Tolle, Piove di Sacco, Adria, San Martino Buon Albergo, Feltre e Pescantina sono quelli con aliquota Imu più elevata (tutti 1,06%). «Le tasse locali», ha rilevato il presidente Cna Veneto, Luigi Curto, «sono aumentate del 190% dal 1997. Un incremento di gran lunga superiore a quello nazionale, che si è assestato nello stesso periodo al 42%. Sempre di più un’impresa, in particolare se è piccola, nello scegliere dove localizzarsi prenderà in considerazione, tra le diverse variabili, anche la tassazione locale. È proprio per questo che abbiamo voluto calcolare questo indice di attrattività fiscale dei comuni veneti».

(da L'Arena del giorno 11.02.2015)

venerdì 6 febbraio 2015

CONTRO OGNI EVIDENZA...............CONTRO OGNI BUON SENSO


Da "L'arena" del 4 febbraio scorso

Pozzani non se ne va L'opposizione sbatte la porta in Consiglio

«Bovolone Domani» rivendica la vice presidenza dell'assemblea


Si allarga la frattura tra maggioranza e opposizione. I consiglieri di minoranza hanno abbandonato per protesta l'ultima seduta del consiglio comunale subito dopo l'appello. La maggioranza è andata avanti con i lavori e in meno di mezzora ha approvato una modifica allo statuto della società «Bovolone Attiva srl» per garantirne, con una clausola di salvaguardia, il controllo pubblico anche dopo la prossima entrata di Amia, e l'introduzione del bilancio comunale partecipato dalla cittadinanza, mentre due mozioni presentate dalle opposizioni sono state sospese.
Prima di lasciare la sala civica i quattro consiglieri hanno consegnato al segretario una breve dichiarazione firmata da Angiolina Pasini, Agostino Cunego e Giovanni Favarello della lista Bovolone Domani oltre che da Gianni Bertolini del M5S. Nel documento denunciano «che la maggioranza continua, con ogni mezzo arbitrario, ad impedirci di ricoprire i ruoli di garanzia che per legge e per statuto ci spettano». Il riferimento è alla figura del vicepresidente del consiglio comunale, ricoperta dal loro ex capogruppo Orfeo Pozzani, attuale segretario di sezione della Lega Nord, passato con la maggioranza, e alla commissione elettorale all'interno della quale rivendicano la presenza di un loro rappresentante al posto dell'ex capogruppo. Inoltre, hanno contestato il mancato inserimento all'ordine del giorno di una loro mozione che chiedeva di mettere ai voti la revoca di Pozzani. Favarello ha chiesto che venga allegata al verbale una email che Pozzani aveva inviato al direttivo provinciale della Lega Nord in cui comunicava il passaggio di fronte e faceva esplicito riferimento ad un accordo per le elezioni amministrative del 2016.
Una richiesta che ha aperto un caso al punto che il funzionario si è riservato di valutare il da farsi trattandosi di corrispondenza privata. Insomma, non accenna a placarsi la polemica innescata dalla costituzione del nuovo gruppo consiliare di opposizione «Bovolone Domani» dopo l'entrata in consiglio di Giovanni Favarello.
 
Roberto Massagrande
 
Non sappiamo quanto durerà questo assurdo braccio di ferro: l'atteggiamento della maggioranza e quello del Segretario Generale potrebbe costringere le opposizioni a rivolgersi al Prefetto...... Ci saremmo aspettati un maggiore senso di responsabilità da parte del Sindaco e del suo gruppo, in primis del suo neo-acquisto................ 

lunedì 26 gennaio 2015

IN VISTA DELLE REGIONALI.......

Da "L'arena.it" del 24 Gennaio 2015:

Rivoluzione al «San Biagio» Nascerà il centro riabilitativo

I posti letto saliranno da 37 a 97 con la creazione del nuovo polo per il recupero dei pazienti che si trova attualmente a Zevio

L'ospedale «San Biagio» punta al raddoppio dei posti letto e all'incremento dei servizi ai cittadini. La riconversione del polo sanitario di Bovolone, prevista nelle schede varate dalla Regione nel 2013, diventerà operativa entro la fine di quest'anno. Tutto ciò grazie all'assegno di un milione di euro staccato da Venezia per consentire l'avvio dei lavori di ristrutturazione interna del complesso, previsti a partire dalla prossima estate. 
L'intervento, presentato ieri al «San Biagio» dall'assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, verrà attuato allo scopo di sfruttare tutti gli spazi ora vuoti ed inutilizzati, creando nella struttura un polo riabilitativo di riferimento per tutta la Bassa. Ad accogliere l'esponente della Regione c'erano, oltre a Gabriele Gatti, direttore amministrativo dell'Ulss 21, anche il sindaco di Bovolone Emilietto Mirandola, componenti della Giunta e del Consiglio comunale, oltre a diversi primi cittadini del circondario. Tutti interessati all'importante «rivoluzione» ai nastri di partenza, che riassegnerà un ruolo chiave al nosocomio cittadino nell'ambito dell'Ulss 21. Al secondo piano dell'edificio, questa la novità principale, sarà allestito il nuovo reparto destinato al recupero ed alla riabilitazione funzionale, che affiancherà la lungodegenza. «Attualmente», ha osservato l'assessore Coletto, «il San Biagio lavora al 20 per cento delle sue potenzialità, mentre l'ospedale potrebbe offrire più servizi, evitando ai cittadini trasferte a Legnago o a Verona anche per semplici operazioni di day surgery». A riconversione terminata, quindi, i letti al «San Biagio» passeranno dagli attuali 37 a 97. Ai nuovi 35 posti di riabilitazione e ai 18 di lungodegenza si aggiungeranno altri 20 letti dell' «ospedale di comunità», che troverà invece posto nell'ala est del primo piano. Allo stesso livello, ma sul versante opposto, verranno collocati i 24 nuovi posti della vicina casa di riposo, a cui la Regione ha concesso in comodato per 20 anni gli spazi, per una superficie totale di 650 metri quadrati. 
L'allestimento della nuova ala dell'istituto per anziani richiederà un investimento di 850mila euro, cofinanziati dal Comune e dalla stessa casa di riposo, che ha chiesto anche il sostegno della Fondazione Cariverona. «A completare l'ospedale», ha proseguito Coletto, «ci saranno gli ambulatori ed il bar al pianterreno, le palestre e gli ambulatori per la riabilitazione al terzo livello e le sale operatorie per la chirurgia ambulatoriale al quarto». Secondo l'assessore alla Sanità: «L'intervento di adeguamento servirà a trasformare il San Biagio, un edificio relativamente recente e realizzato secondo le norme antisismiche, in un punto sanità in grado di offrire cure e assistenza di qualità agli abitanti del territorio. Non è cosa da poco per un ospedale che molti, anzi troppi, hanno dato nel corso degli anni per spacciato». 
Coletto ha fornito rassicurazioni anche sul futuro del «Chiarenzi» di Zevio, che in base ai programmi regionali dovrà essere dismesso entro quest'anno. «Con il sindaco Diego Ruzza», ha annunciato, «stiamo lavorando alla riconversione della struttura. Rimarranno sicuramente gli ambulatori e sarà allestito un ospedale di comunità. Il personale non sarà licenziato ma ricollocato in altre strutture dell'Ulss 21». 
«I nostri tecnici», ha sottolineato Gatti, «stanno già lavorando alla stesura degli elaborati per far partire i cantieri al più presto. A lavori finiti, quello di Bovolone sarà un centro riabilitativo di riferimento per tutta la Bassa». «La decisione di mantenere in funzione e di rilanciare con nuove prestazioni il San Biagio», ha puntualizzato Emilietto Mirandola, sindaco di Bovolone, «è fondamentale per mantenere un servizio essenziale a disposizione della comunità. Grazie anche all'ampliamento della casa di riposo, la struttura sarà sfruttata completamente per diversi anni». «Il San Biagio», ha concluso Paolo Marconcini, presidente della Conferenza dei sindaci dell'Ulss 21, «è un patrimonio di tutto il territorio. Come primi cittadini dobbiamo curare gli interessi di tutte le comunità da noi amministrate». 


Fabio Tomelleri
© RIPRODUZIONE RISERVATA

martedì 20 gennaio 2015

PENSAVAMO DI AVER VISTO ABBASTANZA........

.........ma non è così!
L'arroganza di questa maggioranza non si ferma neppure di fronte alle norme statutarie e, quel che è peggio, manipola di continuo la realtà dei fatti nonostante l'evidenza.
Tra l'altro, chi abbia avuto modo di assistere al consiglio comunale di ieri sera, 19 gennaio, si sarà reso conto (ci auguriamo) dell'ODG-farsa dove sono stati reiterati punti più volte esclusi dai consigli precedenti con le motivazioni più fantasiose ma dove mancavano temi scottanti come il PAT e la questione della vice-presidenza del consiglio ancora ricoperta da un consigliere che non ne ha più alcuna legittimazione.
Ma quel che è peggio è che anche le figure che dovrebbero garantire imparzialità ed equilibrio tra le parti si siano schierate senza alcuna remora con la giunta Mirandola......
Le minoranze, oramai stanche di questo esercizio vergognoso del potere, in prologo al consiglio hanno letto un comunicato che esprime tutta l'amarezza e la condanna di questa insostenibile situazione, abbandonando per protesta la sala consiliare alla fine della lettura.
Riportiamo il testo:
Noi consiglieri di opposizione denunciamo a questo consiglio che la maggioranza continua con ogni mezzo arbitario (vedasi il non inserimento di una nostra mozione all’o.d.g. riguardante l’incompatibilità del consigliere Orfeo Pozzani) ad impedirci di ricoprire i ruoli di garanzia che per legge e per statuto spettano a noi quali
- il ruolo di vicepresidente ( o di presidente) del consiglio comunale
- e una nostra presenza all’interno della Commissione elettorale chiamata a scegliere gli scrutatori dei seggi.
Perciò come segno di protesta abbiamo deciso di non partecipare a questo consiglio comunale.
L'imbarazzo di molti consiglieri di maggioranza era palpabile ed il silenzio del Presidente ancor più emblematico di una situazione tenuta in piedi da chissà quali equilibri. Tra l'altro all'opposizione è stato comunicato solo ieri sera di una conferenza stampa /spot elettorale che si terrà presso l'ospedale Venerdì 23 alle 10 dove l'assessore regionale alla sanità ufficializzerà l'erogazione di un milione di euro per interventi di manutenzione al S. Biagio......peccato che la seduta fosse stata prevista per lunedì 19 ma è saltata all'ultimo momento....e non ne sapevamo nulla!
Ci rendiamo conto che i nostri appelli al senso di responsabilità ed alla dignità personale di chi siede in Consiglio (dall'altra parte, ovviamente) non hanno sortito alcun effetto....... E' UNA VERGOGNA!