martedì 24 gennaio 2012

CORTE DEI CONTI - CHIESTI CHIARIMENTI


Firmato dai consiglieri Pozzani e Pasini, lunedì 23 Gennaio è stato presentato un esposto alla Procura Generale della Corte dei Conti (ed alla Procura della Repubblica per informativa) al fine di ottenere chiarimenti relativamente alle modalità di calcolo per il pagamento di oneri, dovuti al Comune da cittadini privati, per ottenere il permesso di edificare un'unità abitativa bifamiliare su un'area identificata dal vigente PRG come RSI - A servizi integrati alla residenza con obbligo di Piano attuativo.
Il suddetto Piano era stato presentato in Consiglio Comunale e approvato, con deliberazione n. 35 del 28/10/2011, dalla maggioranza e dal consigliere di minoranza del Movimento 5 Stelle, nonostante un approfondito dibattito e l’astensione dei consiglieri del gruppo “Pozzani Sindaco”. Le perplessità adombrate in quell'occasione - e successivamente confermateci da tecnici interpellati al riguardo - vertevano sull'estensione dell'area presa a base per l'applicazione della formula di calcolo degli oneri dovuti che, secondo l'interpretazione del Comune, coincideva con il volume portato in progetto (circa 890 m cubi) mentre la legge parla espressamente di superficie coperta residenziale (poco meno di 1.520 m quadrati) risultando pertanto un onere a carico del privato costruttore che il Comune quantificava in € 24.482,14 mentre - secondo le stime in nostro possesso - l'ammontare poteva variare da € 41.614,70 sino ad € 83.237,62 con conseguenti possibili perdite erariali per il Comune da un minimo di € 17.132,56 sino ad € 58.722,48.
La decisione di interpellare la Corte dei Conti non è stata presa a caldo ma discussa e ponderata; tuttavia i Consiglieri di "Città Futura" avevano da subito manifestato la propria contrarietà circa l'opportunità di presentare l'esposto senza prima cercare un passaggio intermedio che costringesse l'amministrazione a verificare con maggior attenzione la fondatezza dei propri conteggi prendendo in considerazione le obiezioni, mosse sin da subito dal Capogruppo Pozzani, alla correttezza del suo operato. Alla fine i nostri Consiglieri optavano per astenersi dal sottoscrivere l'esposto, anche se non disconoscono la ragionevolezza delle motivazioni che hanno determinato la scelta di chiedere un chiarimento alla Corte dei Conti, sottolineando come la maggioranza non abbia ascoltato le nostre obiezioni considerando invece gli interventi della minoranza fastidiosi intoppi all'azione amministrativa, anche nell'eventuale ipotesi di aver adottato una delibera di dubbia legittimità.
Ci auguriamo che non si debba intraprendere ancora questa strada per il futuro ma che prevalga il dialogo, pur nel reciproco rispetto delle parti, con la consapevolezza che il bene di tutti fa il bene di ciascuno di noi. 

giovedì 19 gennaio 2012

L'ITALIA CHE NON VOGLIAMO

Ha fatto scalpore nei giorni scorsi la pronuncia della Corte Costituzionale sull'inammissibilità dei referendum popolari volti ad abrogare l'attuale legge elettorale; pur comprendendo le motivazioni addotte dalla Consulta, rimane pur sempre una decisione che conferma la distonia tra il paese reale e quello "parlamentare", che si potrà superare soltanto quando i cittadini torneranno a riappropriarsi del loro diritto di scegliere i propri rappresentanti senza che vengano loro imposti dai partiti.
Ancora più scalpore, tuttavia, ha suscitato il voto del parlamento che non ha autorizzato l'arresto del deputato del PDL Nicola Cosentino, coordinatore campano del suo partito.
Hanno pesato sull'esito finale le scelte di alcuni esponenti radicali del PD e di una parte della Lega, peraltro da tempo in crisi di identità e di leadership, e ciò ha ovviamente innescato accuse e polemiche trasversali senza esclusione di colpi.
Qualcuno ha anche cercato di strumentalizzare a livello locale questa triste vicenda, non trovando di meglio da fare che attaccandoci polemicamente per la nostra attuale alleanza amministrativa con il Carroccio Bovolonese, come se Città Futura fosse complice del "salvataggio" dell'on. Cosentino per essere seduti con la Lega Nord nel Consiglio Comunale di Bovolone.........................
Possiamo capire il malumore che la gente può aver provato di fronte ad un fatto così clamoroso, ma sfruttare questa circostanza per queste ignobili finalità demagogiche da paese ci sembra francamente fuori luogo.
Con i nostri alleati abbiamo dissipato ogni dubbio sulla inopportunità delle scelte operate dal parlamento italiano ed abbiamo parimenti condiviso sdegno e perplessità conseguenti al voto; le persone, al di là del proprio schieramento politico od ideologico, sono ancora in grado di esprimere le proprie opinioni liberamente, anche in dissenso con gli indirizzi dei partiti o dei movimenti cui fanno riferimento, convinti che non si possa svendere la propria dignità per esclusivo amore di bandiera. Respingiamo pertanto al mittente ogni spregevole insinuazione su Città Futura e sulla nostra coalizione che rimane quella che si è presentata alle urne delle amministrative a Maggio 2011.
Anche questa è l'Italia che non vogliamo, a partire dalle realtà locali, pensando solo al bene comune invece che a perdere tempo in volgari chiacchiere da osteria.