giovedì 28 febbraio 2013

LA MEMORIA CORTA

Il funerale della volpe

Una volta le galline trovarono la volpe in mezzo al sentiero. Aveva gli occhi chiusi, la coda non si muoveva. – È morta, è morta – gridarono le galline. – Facciamole il funerale.
Difatti suonarono le campane a morto, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in fondo al prato. Fu un bellissimo funerale e i pulcini portarono i fiori. Quando arrivarono vicino alla buca la volpe saltò fuori dalla cassa e mangiò tutte le galline.

La notizia volò di pollaio in pollaio. Ne parlò perfino la radio, ma la volpe non se ne preoccupò. Lasciò passare un po’ di tempo, cambiò paese, si sdraiò in mezzo al sentiero e chiuse gli occhi.

Vennero le galline di quel paese e subito gridarono anche loro:
- È morta, è morta! Facciamole il funerale.
Suonarono le campane, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in mezzo al granoturco.
Fu un bellissimo funerale e i pulcini cantavano che si sentiva anche in Francia.

Quando furono vicini alla buca, la volpe saltò fuori dalla cassa e si mangiò tutto il corteo.
La notizia volò di pollaio in pollaio e fece versare molte lacrime. Ne parlò anche la televisione, ma la volpe non si prese paura per nulla. Essa sapeva che le galline hanno poca memoria e campò tutta la vita facendo la morta.

E chi farà come quelle galline vuol dire che non ha capito la storia.
Gianni Rodari – Il Libro degli Errori, 1964

sabato 23 febbraio 2013

......FORSE NON ERA IL CASO........

Nelle case dei bovolonesi sono state recapitate SUL FILO DI LANA le lettere di cui pubblichiamo copia. 
Non ci sorprende lo scopo dell'iniziativa: siamo in campagna elettorale (almeno sino alla mezzanotte di questo venerdì) ed ogni forza politica cerca di giocarsi le ultime chances per convincere la gente a votare questa o quella coalizione.
Quello che invece ci lascia perplessi è che il volantino rechi LE FIRME DEI NOSTRI AMMINISTRATORI CON TANTO DI CARICA!
Consideriamo francamente fuori luogo una cosa del genere proprio perché queste persone DOVREBBERO RAPPRESENTARE LA POPOLAZIONE DI BOVOLONE SOPRA OGNI SCHIERAMENTO POLITICO! 

Avessero sottoscritto il documento a titolo personale non avremmo avuto nulla da obiettare; ma in questo modo ci sorge il dubbio che questa maggioranza non rappresenti l'interezza della cittadinanza ma si riconosca soltanto in quella parte che la preferì alle scorse elezioni amministrative.
E poi: perché sottoscrivono la lettera soltanto sei dei rappresentanti della maggioranza? E gli altri ? Non sono d'accordo? O non si identificano più nel simbolo che ci viene chiesto di preferire?  Possiamo capire che non compaiano i due rappresentanti della lista civica de "Il Cittadino", ma non comprendiamo l'assenza del resto della maggioranza......... 
Comunque questo appello ha tanto il sapore dell'ultima spiaggia per la compagine politica cui fa riferimento, così come la stessa impressione ci è stata data dagli alleati principali di questo partito alla presentazione dei propri candidati mercoledì 13 scorso.
Infine, una domanda ci sorge spontanea: CHI HA PAGATO PER QUESTE LETTERE?



sabato 16 febbraio 2013

OSPEDALE SAN BIAGIO: QUAL E' LA VERITA'?

Nel corso del primo meeting elettorale indetto dalla locale sezione della Lega Nord, tra i temi da affrontare durante la serata era stato inserito lo spinoso argomento della sanità che, come è noto, è da tempo al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica, date le notizie contraddittorie che vengono riportate dagli organi di stampa circa il futuro degli ospedali territoriali della Bassa veronese. Presente all'incontro l'assessore regionale alla sanità Luca Coletto che ha cercato di smentire quanto i giornali hanno scritto nei giorni scorsi a proposito del destino di tre ospedali in particolare (Zevio, Isola della Scala e Bovolone) dichiarando che chiunque avesse pubblicato schede ospedaliere fasulle sulla questione se ne sarebbe assunta la piena responsabilità. 
Il non proprio velato riferimento era rivolto al consigliere regionale Franco Bonfante con cui Coletto è in aperta disputa proprio in relazione al riordino della sanità nel Veneto.
Bonfante aveva attaccato più volte Coletto sulla questione e la situazione era diventata incandescente soprattutto dopo un articolo apparso lo scorso 22 gennaio sul quotidiano "L'Arena" dove l'assessore alla sanità veneta aveva affermato che le bozze relative alle schede ospedaliere regionali rese pubbliche erano solo " carta straccia, con numeri e dati "ubriachi" per nulla corrispondenti alla realtà»; per il consigliere regionale del Pd Bonfante, invece, «è purtroppo tutto drammaticamente vero: su quei fogli era già deciso il futuro della sanità veneta e veronese in particolare". Il botta e risposta era stato pesante. L'assessore Coletto non intendeva passare per colui che «taglia» ospedali e «toglie» servizi: «Sia chiaro, le schede le faccio io e garantisco che quelle messe in giro sono false. Forse c'è qualcuno che ha tutto l'interesse a diffondere voci fasulle sulla riorganizzazione della rete ospedaliera del Veneto: posso assicurare che di deciso non c'è nulla e che stiamo lavorando per garantire sempre più la qualità della sanità pubblica». Ma Bonfante non ci crede ed alza il tiro. «Innanzitutto il tono offensivo di Coletto ne sottolinea la debolezza politica e la pochezza tecnica», replica, «poi, quel che dice conferma in gran parte le mie anticipazioni e cioè che chiudono, pur se in forme diverse, Zevio, Caprino, Bovolone, Isola della Scala con un forte ridimensionamento pure di Malcesine. Legnago, San Bonifacio e Borgo Roma rimangono anche se con meno servizi per effetto di scelte accentratrici spesso non motivate. Io non dico bugie, caso mai è qualcun altro che sta giocando sporco». Continua Bonfante: «Per quanto riguarda Villafranca e Bussolengo, Coletto sta ingannando i cittadini per il semplice fatto che fra tre mesi lì si andrà al voto e ogni scelta va letta nell'ottica dell'accaparramento dei consensi elettorali: l'assessore promette ciò che ha già deciso di non mantenere come è dimostrato dalla delibera di giunta numero 2621 del 18 dicembre 2012 che nell'allegato A dispone la riduzione delle spese del personale incluso quello medico e sanitario, bloccando le nomine dei primari. In sostanza i reparti promessi a Villafranca e Bussolengo non saranno mai aperti perchè mancherà il personale sanitario per poterli condurre. Il Veneto sta pagando duramente le scelte sanitarie perseguite da Lega e Pdl, con sprechi incredibili come le finanze di progetto costosissime, gli interventi di ristrutturazione fatti su ospedali che poco dopo vengono chiusi, le assunzioni clientelari segnalate anche alla Corte dei Conti. La verità», dice Bonfante, «è che la sanità veneta sta perdendo il suo primato e le cause principali sono la mancanza di programmazione, i litigi continui all'interno della maggioranza e della Lega stessa e l'incompetenza di chi deve fare scelte decisive per la salute di tutti noi"
E' su questi punti che l'assessore Coletto ha cercato di tranquillizzare i cittadini bovolonesi ma nel farlo ha apertamente parlato di "ex ospedale di Bovolone", poiché ha spiegato che la struttura del San Biagio, non essendo più dedicata alla cura degli acuti, pur non venendo smantellata diverrà un "punto sanitario" e pertanto non potrà più essere chiamata ospedale.
MA SE LE COSE STANNO COSI', QUAL'E' LA VERITA' SUL NOSTRO OSPEDALE
Tra il pubblico presente in sala (una sessantina di persone in tutto) c'era anche l'assessore comunale alla sanità, dr. Bernardini, ed il nostro Sindaco cui abbiamo ricordato che CITTA' FUTURA HA PRESENTATO UN'INTERPELLANZA SULLA QUESTIONE ED ATTENDE RISPOSTE CERTE  NEL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE SULLE INIZIATIVE DELL'AMMINISTRAZIONE A TUTELA NEL NOSTRO OSPEDALE E DELLA CASA DI RIPOSO. 
Nel frattempo Città Futura ha anche chiesto alle altre opposizioni di sottoscrivere la richiesta della convocazione di un CONSIGLIO STRAORDINARIO per parlare dell'ospedale e della Casa di Riposo, ma mentre il Consigliere Bertolini (movimento 5 Stelle) ha dato il proprio assenso, i consiglieri Pozzani (Lega Nord) e Pasini (Bovolone Domani) ci hanno chiesto tempo per aspettare gli esiti della serata in cui avrebbe parlato, appunto, l'assessore Coletto.
Qualora non si riuscisse a raccogliere le 5 firme necessarie per l'indizione del Consiglio, Città Futura procederà comunque per avere dall'amministrazione risposte. Non solo: abbiamo anche in progetto la convocazione di un'assemblea pubblica sulla questione della sanità alla quale inviteremo a parlare i protagonisti della diatriba in corso e dove pretenderemo che emerga finalmente la verità sul destino del San Biagio chiedendo che la politica abbia il coraggio delle proprie scelte AL DI FUORI DEI PROCLAMI BUONI SOLO PER LE CAMPAGNE ELETTORALI.




domenica 3 febbraio 2013

LA FIERA DI SAN BIAGIO ALL'INSEGNA DEL TABACCO

Nonostante la pioggia battente Sabato 2 Febbraio è stata inaugurata la 735 ^ Fiera Agricola di Bovolone con un convegno sul tabacco, tradizionale coltura della nostra zona e che vede Bovolone tra le capofila nella produzione tabacchicola italiana, cofondatrice, con i Comuni di Città di Castello e Francolise, dell'Associazione Nazionale "Città del Tabacco". Il Teatro parrocchiale che ha ospitato il convegno era tutto esaurito tanto che gli organizzatori hanno allestito presso il vicino oratorio un maxi-schermo per consentire di seguire l'evento anche a coloro che non avevano trovato posto nel teatro.
Presenza nutrita di politici come non  se ne vedevano da tempo, complice forse anche l'imminente tornata elettorale; fatto sta che Bovolone, almeno per un giorno, si è vista riattribuire quel ruolo di comune chiave della bassa che da tempo le manca.
La parte del leone, però, è stata sicuramente appannaggio del Ministro per le Politiche Agricole Mario Catania che non ha perso l'occasione per inserire qualche accenno di campagna elettorale nel suo discorso in  epilogo all'incontro nè ha risparmiato una frecciata alla politica agricola dei suoi predecessori recenti, bacchettando anche l'atteggiamento della Regione Veneto soprattutto in materia di difesa dei produttori di tabacco..............Francamente ci è sembrato che il bersaglio sia nazionale che regionale fosse soltanto uno, peraltro grande assente alla kermesse d'apertura.
Il quotidiano "L'Arena" di Domenica 3 Febbraio dedica parecchio spazio alla performance del ministro, protagonista anche di una plateale contestazione da parte di un gruppo di allevatori di cavalli che accusano il responsabile delle politiche agricole di aver tradito gli impegni che si era fatto carico di onorare per salvaguardare il settore dell'ippica, in crisi da tempo.
La Fiera è comunque iniziata e sembra che le previsioni stiano dando ragione alle scelte innovative volute dall'amministrazione in uno con la Pro Loco: modernità in linea con la tradizione.
Faremo comunque le nostre debite valutazioni all'atto di tirare le somme di ciò che saranno stati i risultati ottenuti; abbiamo comunque già rilevato che un altro settore produttivo di Bovolone meriterebbe  un'altrettanto degna attenzione come quella riservata al tabacco. Stiamo parlando del comparto del mobile che ha fatto conoscere le nostre zone, e Bovolone in particolare, in tutto il mondo e che ora deve ritrovare nuove opportunità per risollevarsi dalla crisi in cui versa ormai da un ventennio. L'argomento "legno" in questa 735^ Fiera ha trovato sì uno spazio  nel Convegno di Domenica 3 "La sostenibilità nella filiera del legno" dove si è trattato però in gran parte di edilizia sostenibile, arredamenti ecologici e case biodinamiche, senza affrontare i temi di maggior importanza per la nostra economia locale del mobile.
Ci auguriamo che il tema non venga abbandonato, facendone magari un punto cruciale per la prossima edizione della Fiera di San Biagio ma, soprattutto, per l'azione amministrativa.