Il mercato ambulante di Bovolone del martedì tornerà, a fine settembre, in piazzale Aldo Moro. La notizia, da quanto apprendiamo dai giornali, è arrivata per lettera a mano agli ambulanti, convocati per martedì 19 luglio presso palazzo Corte Salvi per scegliere il nuovo posteggio nel piazzale ma in una collocazione completamente diversa rispetto a quella occupata sino al gennaio del 2011. La planimetria (definitiva?) del mercato è scaricabile dal sito del Comune http://www.bovolone.net. .
Stando a quanto apparso martedì 12 sul quotidiano L'Arena, "........gli ambulanti della Confcommercio ..... denunciano: «Il sindaco non ci ha coinvolti nel nuovo piano delle aree pubbliche, la riunione è tardiva», scrivono riferendosi a una contestata riunione tra amministrazione e ambulanti che si è tenuta il 1° giugno. E si parla di decisione presa «senza aver preventivamente ascoltato le categorie e nonostante un sondaggio condotto tra i commercianti, in sede fissa e su aree pubbliche, avesse chiaramente evidenziato la volontà della maggioranza degli operatori commerciali, sia in sede fissa che su aree pubbliche, di restare in centro».L´assessore Tiziano Vicentini, delegato dal sindaco Emilietto Mirandola a seguire la questione, ha replicato affermando che «La riunione del 1° giugno è la prima; ne seguirà una seconda e finale l´11 giugno».
Dopo la notifica della lettera, è apparso un volantino che titolava «No allo spostamento del mercato». Chi lo ha redatto conferma le parole de "L'Arena" nel senso che la scelta dell'amministrazione sia stata adottata senza tenere conto dell'esperienza maturata in quasi un anno e mezzo e del parere degli addetti ai lavori, commercianti fissi ed ambulanti, che vedono nel mercato in centro una delle poche possibilità di ridare vitalità economica e sociale a Bovolone.
Lo scorso ottobre 2011 i "no" al mercato in centro (stando al risultato di un discusso sondaggio promosso dall'Amministrazione Mirandola e sul quale ci eravamo espressi lo scorso 18 0ttobre trattando l'argomento) furono praticamente il doppio dei "sì". Ora la Giunta - che dopo il sondaggio aveva tergiversato - ha optato alla fine per il trasferimento, adducendo problemi di viabilità e soprattutto di sicurezza per le difficoltà di passaggio dei mezzi di soccorso in caso di necessità. La Giunta, come "correttivo" alla decisione, intende proporre di mettere a disposizione il plateatico per qualche banco in centro durante le manifestazioni fieristiche programmate nel corso dell'anno mentre per gli anziani si pensa a un minibus che parta dal centro sino a piazzale Aldo Moro ma se ne parlerà nei prossimi mesi.
Per dire "no al trasferimento" è stata convocata un´assemblea martedì 12 giugno alle 20,30 in biblioteca civica, con l'invito al Sindaco e all' assessore competente a partecipare.Gli ambulanti ed i commercianti hanno posto la questione all'assessore Vicentini che, per quanto ci è dato sapere, ha sostanzialmente ribadito le ragioni per cui la Giunta ha deciso di far tornare il mercato sul piazzale Aldo Moro nonostante i vantaggi, non solo economici, che i suoi interlocutori hanno illustrato e sostenuto al fine di mantenere il mercato in centro città.
La giustificazione principale, cioè la mancanza di sicurezza accampata dall'assessore (non ci sarebbe infatti la distanza minima tra i banchi per il transito degli automezzi di sicurezza e salvataggio) non ha convinto gli interessati che ritengono questa una scusa incoerente con il comportamento sinora tenuto dall'amministrazione che non ha mai fissato i limiti degli gli spazi di sosta dei banchi degli ambulanti secondo le vigenti disposizioni di sicurezza e, comunque, non si è mai veramente interessata del problema.
Sarà il caso che l'amministrazione faccia al più presto chiarezza sulla questione, anche perché non può sconfessare se stessa quando il mercato in centro è stato uno dei punti del suo Programma Elettorale. Possiamo ragionevolmente comprendere che i rischi correlati alla sicurezza siano davvero prevalsi su ogni altra motivazione favorevole al mercato in centro, ma forse sarebbe stato il caso di studiare con gli addetti ai lavori delle alternative per far coincidere le esigenze dei commercianti e dei cittadini, nel rispetto delle norme di sicurezza e nell'ottica di ridare vita ad un paese sempre più vuoto.
Un messaggio forte all'assessore Vicentini per far sì che alle troppe parole seguano, qualche volta, anche i fatti.