venerdì 10 febbraio 2012

ISTITUTO COMPRENSIVO: UN PASTICCIO EVITABILE



Con DELIBERAZIONE n° 120 del  31/01/2012 avente ad oggetto il "Dimensionamento della rete scolastica per l’Anno Scolastico 2012-2013 (D.Lgs. n. 112/1998 e L.R. n. 11/2001)" la GIUNTA REGIONALE del Veneto ha formalizzato l'elenco degli Istituti Comprensivi per l'anno scolastico 2012/2013. La decisione è arrivata come una tegola per quanto riguarda la situazione di Bovolone, poiché da tempo i rappresentanti dei genitori del Comprensivo F. Cappa e della Circolo Didattico "Scipioni" si erano mossi sollecitando l'amministrazione a valutare soluzioni per evitare che l'accorpamento in un solo polo scolastico delle due realtà esistenti  (Comprensivo e Circolo Didattico) venisse a costituire un "mostro" di oltre 1.600 alunni con tutto ciò che tale risultato poteva comportare in termini di gestione, controllo, offerta formativa, organizzazione, spazi didattici ed altro ancora.
Purtroppo la voce dei genitori e dei docenti è rimasta lettera morta nonostante le rassicurazioni che il Sindaco e l'Assessore "competente" avevano fornito, promettendo di vagliare anche l'ipotesi di un accordo con il Comune di Salizzole per l'accorpamento dei suoi studenti a quelli di Bovolone, ottenendo così un numero di alunni superiore a 2.000 unità al fine di poter creare due Istituti Comprensivi di circa 1.000 ragazzi ciascuno, nel rispetto delle attuali disposizioni di legge. 
Con Delibera n° 64 del 28/10/2011 la Giunta Comunale aveva deliberato il progetto del nuovo dimensionamento sul territorio comunale in attuazione dell'art. 19 del DL n° 98/2011 convertito nella legge 15/07/2011 n° 111; tuttavia la Regione Veneto, con Deliberazione n° 1953 del 22/11/2011 consentiva sino al 15/12/2011 di poter apportare modifiche alle decisioni prese dagli enti locali sull' argomento e, a tale riguardo, i rappresentanti dei genitori avevano chiesto a più riprese di essere ricevuti per portare le proprie osservazioni e cercare una via alternativa alla formazione di un unico Istituto con i numeri che si conoscevano. L'amministrazione faceva scadere il termine imposto dalla Regione ma, a seguito di una lettera sottoscritta dai presidenti dei Comitati Genitori delle scuole di Bovolone, Sindaco ed Assessore promettevano comunque che si sarebbero attivati per venire incontro alle preoccupazioni dei genitori che, nel frattempo, erano divenute anche quelle dei docenti. Alle promesse, però non sono seguiti i fatti e, allo stato, la situazione è quella che abbiamo riportato all'inizio.
Vorremmo tanto pensare che si sia trattato di un incidente in cui l'amministrazione sia stata colta.......in contropiede dal tempestivo quanto inusuale "decisionismo" della Regione, ma abbiamo il fondato timore che il tutto sia stato causato dalla dabbenaggine di chi avrebbe dovuto seguire la cosa con attenzione e conoscenza delle norme di legge, vigilando sulle scadenze (quella del 31 gennaio era stabilita dalla legge) ma, soprattutto, ascoltando la gente e valutando per tempo che cosa sarebbe stato meglio fare. 
Non si può reggere un Comune improvvisandosi amministratori né prendere alla leggera questioni così importanti e fondamentali per la comunità tutta. Questa maggioranza non dialoga con i cittadini nè li ascolta, limitandosi alla gestione dell'ordinario ed all'evasione di pratiche relative a situazioni isolate di privati cittadini che, pur avendo il diritto di essere esauditi nelle loro istanze, rischiano di passare per "privilegiati" rispetto ai bisogni latenti di un'intera città, a partire da argomenti scottanti e non più prorogabili come ospedale, casa di riposo, viabilità, mercato settimanale, sicurezza, rilancio economico, politiche giovanili..........................Chi offre di più?