sabato 1 dicembre 2012

FIERA DI SAN BIAGIO - (CE) LA FAREMO?


Sono in corso i preparativi per allestire la Fiera di San Biagio 2013; Città Futura ha accolto l'invito della Pro Loco e dell'Assessore Vicentini a collaborare ai preparativi in vista dell'ormai imminente appuntamento tradizionalmente calendarizzato tra la fine di Gennaio e l'inizio di Febbraio.
L'esperienza delle passate edizioni avrebbe dovuto insegnare che servono organizzazione, coinvolgimento, stanziamenti e, soprattutto, tempo per arrivare alla scadenza senza dover rincorrere le emergenze.
Per quanto ci è dato sapere, invece, i lavori sono tutt'altro che a buon punto e, a meno di due mesi dalla data d'inizio, ciò che più colpisce - stando alle notizie che abbiamo raccolto - è l'approssimazione della macchina organizzativa, che sta puntando più sull'inventiva e sulla buona volontà dei collaboratori che non su un progetto preciso di ciò che si intende fare.
Tra l'altro, almeno sinora, le persone che si stanno occupando della cosa si sono aggregate a "chiamata" senza che il gruppo abbia una benché minima struttura istituzionale, dove si sappia con certezza chi fa che cosa; nè, sempre per ciò che abbiamo appurato, si ha una idea almeno di massima sui costi che l'operazione potrà comportare, proprio perchè le proposte sinora formalizzate sono state frutto delle iniziative dei singoli partecipanti nell'ambito di macro-aree tematiche che possono dare spazio a tutto ed a nulla.
Ci sono poi le rimostranze di alcune categorie economiche e sociali che, a detta di chi ce l'ha riferito, non sono state nemmeno interpellate quando la loro presenza nella costruzione della manifestazione poteva avere peso e risultati.
Se la Fiera deve essere la festa di tutta Bovolone, questo principio non ci pare essere l'ispiratore delle modalità con cui Pro Loco ed Amministrazione hanno imbastito i lavori.
Senza contare che - ribadiamo - il tempo corre inesorabile e le cose da fare sembrano davvero tante se si intende creare un evento che possa lasciare un segno.
L'anno scorso - complici per la verità anche circostanze non favorevoli quali il clima e la contemporaneità con la Fiera Agricola di Verona - era suonato un chiaro campanello d'allarme che doveva aver messo in guardia gli organizzatori sulle carenze della macchina operativa; quest'anno sembra ripetersi lo stesso copione pur memori del mezzo passo falso precedente.
Non intendiamo giudicare prima di aver visto i risultati, nè sminuire il lavoro di quanti si stanno impegnando in un'impresa non certo semplice: tuttavia richiamiamo chi di dovere a tenere conto delle osservazioni e (perché no?) delle critiche rivolte all'organizzazione proprio al fine di correre da subito ai ripari, in modo che qualcuno - come sempre accade - non trovi facile appiglio per dire che, al loro posto, avrebbe fatto meglio.................