Primo ko per i grillini: a Parma entra in funzione l'inceneritore
Il primo clamoroso scivolone su una promessa
non mantenibile del Movimento 5 Stelle non si consuma a Roma, dove i neoeletti
sono in seduta plenaria in queste ore con i loro "maitre à penser", Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio.
Forse anche per questo il primo scivolone rischia di passare sotto silenzio:
eppure è clamoroso e doloroso, visto che fu il cavallo di battaglia del sindaco
di Parma Federico Pizzarotti in campagna elettorale. «L'inceneritore non si
farà» diceva un anno fa il grillino, sostenuto da Beppe. "Passeranno sui
nostri corpi", urlacchiavano sicuri. Ora, sperando che entrambi stiano
bene e godano di ottima salute, c'è da rilevare che sui loro corpi sono
passati: l'inceneritore s'è fatto (è anche costato 193milioni di euro) e tra
meno di un mese, dopo le opportune verifiche sulle emissioni, entrerà a pieno
regime.
La battaglia della prima amministrazione
comunale grillina è stata persa. Iren, società che gestisce l'inceneritore di
Ugozzolo, ha comunicato il "pronti, partenza via". E lui, il sindaco
con la faccia pulita che si trova a governare una città con i conti sporchi, si
salva dalla sua prima débacle come può dichiarando: «Mai fatto promesse che non
si potevano mantenere», poi, resosi conto che di fatto quelle promesse le
avevano ascoltate tutti i cittadini di Parma, corregge il tiro: «Ci abbiamo
provato, sono insoddisfatto, certo, ma continueremo a tenere alte le antenne:
non si fanno solo le battaglie che si è sicuri di vincere».
(DA "IL SOLE 24 ORE on line del 4 Marzo 2013)
(DA "IL SOLE 24 ORE on line del 4 Marzo 2013)