martedì 18 ottobre 2011

MERCATO SETTIMANALE: QUALE FUTURO

A distanza di appena 8 mesi dal trasferimento del mercato settimanale da Piazza Aldo Moro al centro cittadino, la nuova amministrazione ha pensato di indire tra Bovolonesi una sorta di "referendum", tramite il giornale "La Rana", per capire se la popolazione sia o meno favorevole all'attuale ubicazione delle bancarelle. Il periodico - stando a quanto ne sappiamo - conterrà una scheda di voto con la quale sarà possibile esprimere la propria opinione al riguardo.
Sin da quando la precedente amministrazione aveva deciso di spostare il mercato, era sorta tutta una serie di problemi che aveva ostacolato l'avvio del progetto voluto da Fagnani; l'allora primo cittadino con il mercato in centro intendeva ridare ossigeno ad una città sempre meno viva. Tuttavia si riscontravano difficoltà fin da subito (e tuttora permangono), in primo luogo a causa dello stravolgimento della viabilità nella mattinata dei martedì di mercato, con notevoli disagi soprattutto per i mezzi pesanti e le corriere che, deviati su percorsi alternativi a quello principale, si trovavano (e si trovano) a transitare per vie secondarie anguste e insufficienti, a volte impedendo il passaggio agli altri veicoli o, peggio, restando imbottigliati. Tuttavia pare che gli autisti e gli automobilisti si siano con il tempo rassegnati a sopportare le conseguenze di questa viabilità precaria: dopotutto si tratta del sacrificio di un giorno alla settimana..............
L'altro problema non di poco conto che il mercato in centro ha evidenziato riguarda la sicurezza. La presenza delle bancarelle su entrambi i lati delle strade centrali cittadine ha infatti ridotto la carreggiata non consentendo il transito di mezzi di soccorso (autoambulanze, veicoli dei vigili del fuoco ecc......) in caso di necessità; a questo inconveniente si erano cercate soluzioni, peraltro non ancora trovate.
A ciò si aggiunga il malcontento di una parte consistente degli utenti per la carenza di parcheggi e la collocazione delle bancarelle senza un ordine preciso che, ad esempio, riunisca in settori ben definiti gli ambulanti che vendono le medesime merci; qualche rimostranza è stata sollevata anche da alcuni negozianti  nascosti dalla presenza dei banchi.
Insomma: questo mercato in centro non avrebbe pienamente convinto per cui il Comune ha escogitato la soluzione del voto cittadino per decidere il da farsi.
Al di là degli aspetti problematici esposti, ci sentiamo di formulare alcune osservazioni:
1) nella stragrande maggioranza dei Comuni limitrofi il mercato cittadino è collocato in centro così come lo era a Bovolone non molti anni fa. Forse 8 mesi sono pochi per decretare il fallimento dell' "esperimento Fagnani" e sarebbe stato opportuno prolungare ad almeno un anno la cosa e cercare soluzioni serie ai disagi. Qualora questa collocazione non fosse comunque gradita, ciò sarebbe emerso infatti con maggior certezza una volta verificato che nemmeno i correttivi (peraltro mai esperiti) erano serviti;
2) gli ambulanti ci risulta siano favorevoli a restare in centro e pochi sono rimasti  i negozi "storici" che si lamentano della situazione;
3) se la gente esprimerà il proprio parere, ci chiediamo come sarà possibile verificare i risultati del sondaggio ed essere pertanto sicuri che l'amministrazione deciderà davvero, sulla base della maggioranza popolare, se mantenere o meno il mercato in centro.
Staremo a vedere. Intanto questo esercizio di "democrazia diretta" (che a nostro avviso dovrebbe avere soltanto una valenza consultiva) demanda di fatto ai cittadini una decisione che, per come la vediamo noi, dovrebbe essere adottata dall'amministrazione: altrimenti, che li votiamo a fare?