venerdì 28 settembre 2012

LA TORRE DI BABELE

Il Consiglio Comunale di Giovedì 27 settembre ha dimostrato per l'ennesima volta - qualora ce ne fosse stato bisogno - tutti i limiti della nostra realtà politica e amministrativa locale.
E con questo non intendiamo rivolgerci al solo atteggiamento della maggioranza ma a  tutto lo svolgersi del dibattito nell'ambito del Consiglio e, poiché ne facciamo parte, anche noi di Città Futura ci assumiamo una parte della responsabilità di questa situazione che - lo vedono tutti - non può più proseguire in questi termini.
Se non altro, il nostro Gruppo in varie occasioni ha chiesto più sobrietà nel comportamento di tutti ed una maggiore attenzione ai reali problemi di Bovolone più che dare spazio alle beghe interpersonali o alle piccole, reciproche vendette su fatti e circostanze che oramai hanno fatto il loro tempo. Ma persiste, più forte di ogni altra ragione superiore, lo spirito di rivalsa dei singoli e la tendenza a togliersi i classici "sassolini" dalle scarpe alla presenza dei cittadini...........le discussioni perdono il significato di confronto costruttivo, scadendo in una polemica sterile ed inutile dove l'ironia - o meglio, il sarcasmo - sono utilizzati al solo fine di screditare il proprio interlocutore agli occhi dell'opinione pubblica, cercando un consenso popolare che ha il sapore di un applauso da fine commedia.
L'apprezzamento della gente dovrebbe invece scaturire dalle proposte e dalle idee quale patrimonio di un'amministrazione e di un'opposizione serie e costruttive, nel rispetto dei recioproci ruoli e nel leale scambio di pareri e posizioni che non devono necessariamente essere sempre in contrapposizione.
Purtroppo però la gente è abituata da lungo tempo a confondere il dibattito politico con le prove di forza di chi urla di più, con l'uso del pettegolezzo e del "sentito dire", con l'abuso di populismo e promesse elettorali che, alla fine, puntualmente si rivelano specchietti per le allodole.
Il tutto, poi, in un crescendo di confusione verbale e comportamentale degno della situazione in cui si trovarono i costruttori della biblica Torre di Babele........
Se vogliamo che la politica sia davvero a servizio del cittadino, i primi a cambiare atteggiamento dobbiamo essere noi, senza per questo snaturare le nostre prerogative ma usando il nostro ruolo per quello che dovrebbe essere la nostra funzione: amministrare, controllare ed assicurarci che ciò che diciamo a parole corrisponda ai fatti.
Non abbiamo la presunzione di dare lezioni a chichessia, anche perché i primi a metterci sotto esame siamo noi: però se non si comincia davvero a voler cambiare qualcosa, chiunque sarà chiamato in futuro a rappresentare i cittadini in Consiglio corre il rischio di essere una replica dei propri predecessori in un processo di autoconservazione che è quello che sta portando allo sfascio l'intero sistema politico italiano.

venerdì 21 settembre 2012

LA NUOVA SCUOLA ALBERGHIERA


L'Arena di mercoledì 20 Settembre pubblica un entusiastico articolo sulla scuola alberghiera di Bovolone che ha cominciato la propria attività il 18 settembre ultimati i lavori a tempo di record presso i locali della ex scuola di ebanisteria in Piazzale Donatori di Sangue.
Sabato 15 i Capigruppo delle minoranze avevano ottenuto di effettuare un sopralluogo durante i lavori di ristrutturazione e, con l'occasione, hanno personalmente incontrato il Responsabile Affari Generali e Comunicazione dell'Istituto Don Calabria, sig. Giorgio Girelli, con il quale si sono intrattenuti sottoponendogli una serie di quesiti per capire scopi, evoluzione e futuro di questa scuola. La nostra preoccupazione principale (espressa all'amministrazione con un'interpellanza del 23 Agosto scorso, riscontrataci qualche giorno fa) riguardava le voci relative al taglio dei finanziamenti regionali agli enti di assistenza (tra cui il Don Calabria) che potevano comprovettere da subito il funzionamento di una scuola appena nata e costata alla collettività quasi 400.000,oo €uro. Il sig. Girelli ha escluso che la scuola possa avere ripercussioni a seguito delle scelte regionali, comunicandoci invece che per l'anno in corso la Regione aveva stanziato più fondi rispetto a quelli dell'anno precedente. Ha inoltre esposto i progetti che la scuola intende portare avanti sul territorio, ponendosi come una realtà di stimolo e sviluppo per Bovolone e per le zone limitrofe, puntando ad iniziative e collaborazioni con aziende ed associazioni locali, proponendo lezioni promozionali di cucina al di fuori dello stretto ambito scolastico ( corsi serali a costi contenuti, tenuti da professionisti locali del mestiere) e favorendo l'utilizzo di prodotti locali per la preparazione delle vivande.
La scuola (che è un CFP) si articola su due indirizzi (cuochi e camerieri) con un triennio di sei classi (3 per corso);  alla fine del triennio si rilascia un attestato di specializzazione professionale ma lo studente può proseguire con l'ulteriore biennio presso l'Istituto Alberghiero di Legnago per l'acquisizione del diploma di scuola superiore. Il sig. Girelli ci ha anche anticipato che intende portare a Bovolone un presidio per la bassa veronese dell'AssoCuochi italiani.
L'impressione è stata incoraggiante e le intenzioni del Don Calabria ci sono parse concretamente rivolte ad una sinergia attiva con la nostra realtà: ciò è confortante se si pensa alle premesse con le quali sembrava partire la scuola. I lavori hanno portato sensibili modifiche alla vecchia scuola di ebanisteria ed il sig. Girelli ha confermato che i locali della scuola, previa l'assunzione di un opportuno regolamento d'uso, potranno essere messi a disposizione della comunità di Bovolone per iniziative che abbisognino di spazi organizzati (riunioni, convegni, serate a tema.........) garantendo la presenza del personale per la vigilanza e, se del caso, l'utitlizzo delle cucine della scuola (ovviamente tramite il personale o gli studenti).
Rimane la nostra insoddisfazione in merito alla risposta fornitaci dall'Anmministrazione (sempre sulle difensive) anche con riferimento alla ditta cui è stato affidato l'appalto dei lavori per la sistemazione della scuola. Il testo della risposta viene riportato di seguito:

In riferimento all’interpellanza in oggetto. assunte le debite informazioni, precisiamo:
Punto I) Non disponiamo di alcun alto regionale che contenga la decisione di ‘operare drastici tagli ai contributi economici ’ da erogare agli enti, alle associazioni ed agli istituti che svolgono attività di promozione sociale od assistenziale ’. Se l’affermazione riportata nell’interpellanza si basa su un’evidenza documentale - e Se tale evidenza è non solo programmatica ma anche dotata di effettività amministrativa chiediamo di essere informati in merito.
Punto 2) Non esiste contrapposizione tra formazione professionale rivolta a studenti con profili medio-lievi di disabilitá e studenti normodotati.
Mentre infatti per gli studenti con disabilità importanti è prevista la frequenza a corsi presso classi dedicate, è invece assodato e fuori discussione - sia sul piano accademico che su quel!o didattico - che l’integrazione di studenti con disabilita medio-lieve con studenti normodotati, accompagnata da interventi di personalizzazione (azioni di sostegno didattico), ha forte e provata efficacia e valenza sociale.
L’istituto Don Calabria prosegue la propria finalità attraverso entrambe le modalità didattiche e lo fa ponendo a proprio totale carico le azioni di sostegno didattico agli allievi con disabilità medio-lieve, considerato che la programmazione regionale non prevede più alcuna partecipazione economica alle medesime azioni.
Nello stesso tempo l’istituto promuove così la formazione degli allievi normo-dotati, come ha fatto per decenni.
Ci risulta che l’Istituto Don Calabria abbia sempre onorato gli impegni assunti, anche quando accanto al silenzio ma concreto sviluppo di altri servizi ed attività in ambito formativo e sociale ha eccezionalmente ridotto (e non chiuso) le proprie attività di formazione professionale rivolte ai giovani.
Dagli anni quaranta ad oggi l’attività di formazione professionale promossa dall’Istituto non si mai interrotta e non è mai stata condizionata in maniera determinante da contingenze di natura economica, come forse accaduto ad altri Enti nati nei decenni successivi.
Punto 3) La spesa a carico del Comune è relativa alla ristrutturazione dell’edificio, mentre gli strumenti necessari all‘avvio delle attività scolastiche sono stati acquistati al Centro polifunzionale Don Calabria.
Punk 4) I lavori sono stati affidati dal Comune mediante procedura negoziata ai sensi dell’art. 122. Co. 7, del D. Lgs n. 163/2006 con il criterio del prezzo più basso, determinato mediante ribasso sull’importo dei lavori posto a base di gara € 270.139,19 (di cui € 9.300,00 per oneri per la sicurezza. non soggetti a ribasso). ai sensi dell’art. 82. Co. 2, lett h) del D. Lgs n. 163/2006, Le ditte invitate e partecipanti sono state 5. La ditta aggiudicataria è la costruzione Prisma srl con sede a Bovolone con il ribasso de 7.12%.
Distinti saluti.
L’ASSESSORE ALLA P.I.                                                                       IL SINDACO
Nadia Cortiana                                                                                      Emilietto Mirandola

mercoledì 19 settembre 2012

FAR E DESFAR...................

Nella riunione dei capigruppo consiliari tenutasi Martedì 18 settembre uno dei temi all'ordine del giorno verteva sulla modifica al regolamento del mercato settimanale, argomento che verrà portato anche nel prossimo Consiglio Comunale di Giovedì 27 Settembre. E' stata in questa sede che i capigruppo di opposizione hanno ufficialmente appreso che l'amministrazione ha deciso di riportare i banchi nella precedente allocazione di Piazzale A. Moro. 
Non che la cosa ci abbia sorpreso (l'assessore Vicentini e tutto il gruppo di maggioranza aveva questa intenzione da tempo) ma ciò che ha sollevato le nostre rimostranze è stata l'assoluta mancanza di un nostro coinvolgimento - anche solo in termini di informativa o di aggiornamento - su come stavano evolvendo le cose, tenuto conto che dal famoso "sondaggio" popolare per saggiare gli umori dei bovolonesi sulla questione "mercato in centro sì - mercato in centro no" è trascorso un anno e le opposizioni hanno saputo di incontri con i commercianti e di progetti in via di studio soltanto dalle chiacchiere di strada, dalla stampa (vedasi nostro precedente intervento del 14 giugno scorso) o da qualche partecipazione fortuita a qualche dibattito pubblico (peraltro scarsamente pubblicizzato) dove  l'amministrazione è sempre stata aspramente contestata al riguardo dagli operatori economici e dagli ambulanti.
L'assessore Vicentini ha cercato di esporci la cronistoria che ha condotto a questa decisione unilaterale ed ha  anche fornito motivazioni ragionevolmente fondate a sostegno di questa "retromarcia" rispetto al progetto della giunta Fagnani: viabilità precaria, poca sicurezza fisica, disagi per i mezzi pesanti e quelli di soccorso........insomma il mercato, così com'era, non poteva reggere.
Alla nostra obiezione circa la possibilità di studiare progetti alternativi a quello del ritorno del mercato in piazzale Moro, l'assessore ha affermato che nessuna delle soluzioni prese in considerazione sarebbe stata percorribile.
Peccato che noi non  abbiamo visto alcun piano "B" nè ci è mai stato chiesto di collaborare al riguardo per cui dobbiamo prendere atto che indietro non si torna ed il centro verrà liberato dai banchi del martedì a brevissimo.
Al di là della sostenibilità o meno delle ragioni che possono aver suggerito questa strada, al di là del fatto di essere o meno d'accordo per mantenere il mercato in centro, resta la delusione dell'ennesima dimostrazione di come questa amministrazione stia operando chiedendo alle minoranze collaborazione solo quando ciò può far comodo e mettendoci sostanzialmente ed il più delle volte di fronte al fatto compiuto, chiedendo l'attenuante di "avercelo comunque detto per tempo..........". 
Vedremo come si svilupperà in Consiglio il dibattito sulla questione: noi non resteremo certo a guardare! 


domenica 16 settembre 2012

L'IMPRENDITORE, IL SINDACO E LE BIOMASSE

Prima che martedì 11 scorso iniziasse la prevista seduta dei capigruppo per esaminare il regolamento sul trasporto scolastico, il Sindaco (che dopo l'intervento di cui stiamo per parlare se n'è andato) ha tenuto a precisare che l'imprenditore Emilietto Mirandola - che ha ottenuto le necessarie autorizzazioni per la costruzione di un impianto per la produzione di energia da biomasse - è in regola con tutte le norme di legge che disciplinano questa materia ed ha operato in piena legalità; poiché circolavano a Bovolone voci che mettevano in dubbio la tenuta di quelle autorizzazioni, il Sindaco ci ha assicurato che il sig. Emilietto Mirandola è a disposizione di chiunque intenda prendere visione dei lavori effettuati, dei progetti approvati e di qualsiasi altro documento che possa contribuire a chiarire la vicenda ed a evitare inutili speculazioni.
Poiché sapevamo già della cosa, ci siamo chiesti perchè il Sindaco abbia preso in modo così veemente le difese del sig. Mirandola senza peraltro che alcuno di noi avesse in mente di affrontare in quella sede la questione. Allora ci siamo posti qualche interrogativo ed abbiamo cercato di vedere la cosa da osservatori oggettivi. 
In estrema sintesi e sulla base di quanto ne sappiamo noi, per ottenere le necessarie autorizzazioni al fine di realizzare un impianto che produca energia da biomasse, le norme stabiliscono le condizioni precise che impongono, oltre al fatto di essere imprenditore agricolo e disporre di un adeguato appezzamento di terreno, anche l'obbligo di utilizzare per la formazione della biomassa solo i sottoprodotti biologici e vegetali derivanti dalla lavorazione agricola o da deiezioni animali. La concessione dura 15 anni garantita da una fideiussione ed è di competenza della Regione la valutazione e l'approvazione del relativo progetto sentito,  in Conferenza Servizi, il parere del Comune territorialmente coinvolto. 
Peraltro chi fruisce di un impianto a biomasse è tenuto a retrocedere al Comune, possibilmente sotto forma di servizi, un "contributo" calcolato sulla percentuale del 2% annuo dell'utile netto ottenuto dall'impianto e ciò per tutta la durata della concessione. 
Ciò detto, almeno due domande ci sorgono spontanee: chi ha rappresentato il Comune di Bovolone nella Conferenza Servizi della Regione esprimendo il parere favorevole dell'ente? Il Comune di Bovolone ha ottenuto dal sig. Mirandola quanto la legge impone in termini di servizi? 
Poiché il Sindaco ha assicurato massima trasparenza sulla vicenda, ci rivolgeremo al signor Mirandola (l'imprenditore) per ulteriori dettagli.
Vi terremo imformati.