Nel corso del primo meeting elettorale indetto dalla locale sezione della Lega Nord, tra i temi da affrontare durante la serata era stato inserito lo spinoso argomento della sanità che, come è noto, è da tempo al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica, date le notizie contraddittorie che vengono riportate dagli organi di stampa circa il futuro degli ospedali territoriali della Bassa veronese. Presente all'incontro l'assessore regionale alla sanità Luca Coletto che ha cercato di smentire quanto i giornali hanno scritto nei giorni scorsi a proposito del destino di tre ospedali in particolare (Zevio, Isola della Scala e Bovolone) dichiarando che chiunque avesse pubblicato schede ospedaliere fasulle sulla questione se ne sarebbe assunta la piena responsabilità.
Il non proprio velato riferimento era rivolto al consigliere regionale Franco Bonfante con cui Coletto è in aperta disputa proprio in relazione al riordino della sanità nel Veneto.
Bonfante aveva attaccato più volte Coletto sulla questione e la situazione era diventata incandescente soprattutto dopo un articolo apparso lo scorso 22 gennaio sul quotidiano "L'Arena" dove l'assessore alla sanità veneta aveva affermato che le bozze relative alle schede ospedaliere regionali rese pubbliche erano solo " carta straccia, con numeri e dati "ubriachi" per nulla corrispondenti alla realtà»; per il consigliere regionale del Pd Bonfante, invece, «è purtroppo tutto drammaticamente vero: su quei fogli era già deciso il futuro della sanità veneta e veronese in particolare". Il botta e risposta era stato pesante. L'assessore Coletto non intendeva passare per colui che «taglia» ospedali e «toglie» servizi: «Sia chiaro, le schede le faccio io e garantisco che quelle messe in giro sono false. Forse c'è qualcuno che ha tutto l'interesse a diffondere voci fasulle sulla riorganizzazione della rete ospedaliera del Veneto: posso assicurare che di deciso non c'è nulla e che stiamo lavorando per garantire sempre più la qualità della sanità pubblica». Ma Bonfante non ci crede ed alza il tiro. «Innanzitutto il tono offensivo di Coletto ne sottolinea la debolezza politica e la pochezza tecnica», replica, «poi, quel che dice conferma in gran parte le mie anticipazioni e cioè che chiudono, pur se in forme diverse, Zevio, Caprino, Bovolone, Isola della Scala con un forte ridimensionamento pure di Malcesine. Legnago, San Bonifacio e Borgo Roma rimangono anche se con meno servizi per effetto di scelte accentratrici spesso non motivate. Io non dico bugie, caso mai è qualcun altro che sta giocando sporco». Continua Bonfante: «Per quanto riguarda Villafranca e Bussolengo, Coletto sta ingannando i cittadini per il semplice fatto che fra tre mesi lì si andrà al voto e ogni scelta va letta nell'ottica dell'accaparramento dei consensi elettorali: l'assessore promette ciò che ha già deciso di non mantenere come è dimostrato dalla delibera di giunta numero 2621 del 18 dicembre 2012 che nell'allegato A dispone la riduzione delle spese del personale incluso quello medico e sanitario, bloccando le nomine dei primari. In sostanza i reparti promessi a Villafranca e Bussolengo non saranno mai aperti perchè mancherà il personale sanitario per poterli condurre. Il Veneto sta pagando duramente le scelte sanitarie perseguite da Lega e Pdl, con sprechi incredibili come le finanze di progetto costosissime, gli interventi di ristrutturazione fatti su ospedali che poco dopo vengono chiusi, le assunzioni clientelari segnalate anche alla Corte dei Conti. La verità», dice Bonfante, «è che la sanità veneta sta perdendo il suo primato e le cause principali sono la mancanza di programmazione, i litigi continui all'interno della maggioranza e della Lega stessa e l'incompetenza di chi deve fare scelte decisive per la salute di tutti noi"
E' su questi punti che l'assessore Coletto ha cercato di tranquillizzare i cittadini bovolonesi ma nel farlo ha apertamente parlato di "ex ospedale di Bovolone", poiché ha spiegato che la struttura del San Biagio, non essendo più dedicata alla cura degli acuti, pur non venendo smantellata diverrà un "punto sanitario" e pertanto non potrà più essere chiamata ospedale.
MA SE LE COSE STANNO COSI', QUAL'E' LA VERITA' SUL NOSTRO OSPEDALE?
Tra il pubblico presente in sala (una sessantina di persone in tutto) c'era anche l'assessore comunale alla sanità, dr. Bernardini, ed il nostro Sindaco cui abbiamo ricordato che CITTA' FUTURA HA PRESENTATO UN'INTERPELLANZA SULLA QUESTIONE ED ATTENDE RISPOSTE CERTE NEL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE SULLE INIZIATIVE DELL'AMMINISTRAZIONE A TUTELA NEL NOSTRO OSPEDALE E DELLA CASA DI RIPOSO.
Nel frattempo Città Futura ha anche chiesto alle altre opposizioni di sottoscrivere la richiesta della convocazione di un CONSIGLIO STRAORDINARIO per parlare dell'ospedale e della Casa di Riposo, ma mentre il Consigliere Bertolini (movimento 5 Stelle) ha dato il proprio assenso, i consiglieri Pozzani (Lega Nord) e Pasini (Bovolone Domani) ci hanno chiesto tempo per aspettare gli esiti della serata in cui avrebbe parlato, appunto, l'assessore Coletto.
Qualora non si riuscisse a raccogliere le 5 firme necessarie per l'indizione del Consiglio, Città Futura procederà comunque per avere dall'amministrazione risposte. Non solo: abbiamo anche in progetto la convocazione di un'assemblea pubblica sulla questione della sanità alla quale inviteremo a parlare i protagonisti della diatriba in corso e dove pretenderemo che emerga finalmente la verità sul destino del San Biagio chiedendo che la politica abbia il coraggio delle proprie scelte AL DI FUORI DEI PROCLAMI BUONI SOLO PER LE CAMPAGNE ELETTORALI.