I buoni propositi, come sempre, rimangono tali. Ciò è stato dimostrato anche nel corso dell'ultima seduta del Consiglio Comunale dove una maggioranza nervosa ed arrogante ha smentito se stessa per l'ennesima volta nei confronti dell'opposizione - o meglio - di una sua parte.
Per i nostri antagonisti evidentemente la minoranza deve solo recitare un ruolo asservito e passivo; qualora anche cercasse il dialogo, la collaborazione e formulasse proposte o chiedesse l'accoglimento di qualche osservazione, abbiamo la netta impressione che la presa di posizione sarebbe comunque il "NO" per puro principio. Tanto i numeri sono dalla loro parte e questa consapevolezza rende ancor più difficile per la maggioranza accettare l'eventualità di un legittimo dissenso, od anche solo di un diverso modo di vedere le cose, senza che ciò possa rappresentare un pericolo, una minaccia per la sua stabilità.
Democrazia: bella parola che spesso viene intesa nel senso strumentale del "comanda chi ha vinto", come se chi ha perso le elezioni avesse perso anche il diritto di essere comunque un cittadino. Il rischio che stiamo correndo anche noi, sull'onda del messaggio nazionale del "governo legittimamente eletto dal popolo e quindi legittimamente tiranno" è che le opposizioni siano considerate un peso, un disturbo, un'anomalia in un sistema dove, invece, l'asservimento al potente del momento dovrebbe essere completa.
Se poi le opposizioni ci mettono del proprio, sfilacciandosi e non creando fronte comune, il gioco è fatto. Può essere che in questa fase si debbano ancora "prendere le misure" del ruolo che gli elettori ci hanno riservato, ma la nostra compagine deve cominciare - ed in fretta - ad acquisire una propria autorevolezza e la dignità di essere per i cittadini un' alternativa valida e credibile a questo modo di condurre un'amministrazione.
Sino a quando non saremo in grado di farci ascoltare e di crescere non potremo competere nel braccio di ferro con l'amministrazione.
Certo non siamo una minoranza.......... a 5 Stelle ( !!! ) e forse non lo saremo mai, ma se intendiamo incidere nella vita politica ed amministrativa di Bovolone dobbiamo farlo il prima possibile.