Con l'entrata in vigore delle nuove norme in materia di contenimento delle spese degli enti locali, si avrà la graduale riduzione del numero dei consiglieri e degli assessori, comunali e provinciali, a partire dalle prossime consultazioni amministrative di maggio. Le riduzioni apportate sono nell'ordine del 20%. Ad esempio, nei comuni con popolazione superiore a un milione di abitanti, i consiglieri comunali da 60 passeranno a 48, fatte salve per questo caso specifico le modifiche apportate in sede di conversione del D.L. 29 dicembre 2010, n. 225 (c.d. mille proroghe).
Sono 1310 i comuni italiani che andranno al voto nelle elezioni amministrative del 2011, e tra questi, 11 le città che vantano una popolazione superiore a 100.00 abitanti: Milano, Napoli, Torino, Bologna, Trieste, Ravenna, Cagliari, Rimini, Salerno, Latina e Novara. Arezzo, Barletta e Catanzaro sono invece appena sotto i 100.000. Sono 7, infine, i comuni con meno di 100 abitanti.
Nei 1170 comuni con meno di 15 mila abitanti si voterà con il sistema maggioritario a turno unico mentre nei 140 comuni con più di 15 mila abitanti si voterà con il sistema maggioritario a doppio turno.
26 i comuni capoluoghi di provincia in cui si voterà, tra cui 7 capoluoghi di regione (Milano, Napoli, Torino, Bologna, Trieste, Catanzaro e Cagliari).
L’unica regione in cui non saranno indette elezioni amministrative sarà il Trentino Alto Adige, mentre in Valle d’Aosta si voterà nel solo Comune di Ayas.
Si voterà anche per il rinnovo degli organi elettivi della regione Molise e di 11 amministrazioni provinciali: Reggio Calabria, Ravenna, Trieste, Gorizia, Mantova, Pavia, Macerata, Campobasso, Vercelli, Lucca, Treviso.
Fonti: Ministero dell'Interno, Comuniverso, Ancitel