Detta come la riporta il giornale, la notizia potrebbe sembrare un risutato eccezionale di cui l'Amministrazione si è peraltro subito presa il merito; in realtà nessuno della maggioranza si azzarda a specificare che la tassazione risulta minore non tanto per l'applicazione di aliquote ridotte delle imposte (per quanto ne sappiamo, Bovolone applica il massimo) quanto per l'esiguità degli estimi catastali su cui le imposte sono calcolate: il nostro Comune, infatti, può ancora fruire delle agevolazioni a suo tempo concesse per le cosiddette "zone depresse" , per cui , sino a quando tale agevolazione resisterà (e non sarà per molto) Bovolone godrà di questa congiuntura favorevole e quindi, anche applicando il massimo di TASI, TARI, TARES ed IMU, se la base imponibile è irrisoria lo sarà anche la tassazione! Vedremo che cosa succederà quando questa "pacchia" finirà..........!
Vi riportiamo l'articolo, per correttezza; in ordine a quanto affermiamo, potete informarVi presso l'Ufficio Tributi comunale..................
Fisco: Bovolone è il comune più attraente del Veneto
È Bovolone con 790,48 punti, il Comune veneto più attrattivo dal punto di vista fiscale in Veneto. È il risultato di una classifica elaborata da Confartigianato Veneto, che ha preso in considerazione i 52 Comuni della regione oltre i 5.000 abitanti e il maggior numero di imprese, e poi ha attribuito loro un punteggio di attrattività fiscale sulla base delle aliquote Imu, Tasi, Tari o Tares, oneri di urbanizazione ed altri (con valori normalizzati da 100 a 1000).
Dietro a Bovolone si piazza al secondo posto per attrattività fiscale un altro comune veronese, Zevio (762,65), quindi Oderzo (752,88), Legnago (748,85) e Mogliano Veneto (746,56).
In sintesi sono 26 i comuni del campione che hanno riportato un valore dell’indice al di sopra della media (606,90). Per Rosà (606,80), Feltre (603,82), e Abano Terme (592,18) si evidenziano invece livelli molto vicini al dato medio. I comuni meno virtuosi sono risultati Monselice (409,19), Vigonza (379,05) e Rubano (366,88).
La ricerca, oltre ad ampliare in modo considerevole i Comuni analizzati, considera anche una nuova tassa, la Tasi. I dati esaminati ad aprile non la prevedevano in quanto riferiti al 2013).
L’introduzione di tale tributo ha modificato le posizioni dei sette comuni capoluogo di provincia. Il più attrattivo è Vicenza (636,13, al 22° posto nel ranking), poi più giù si trovano Verona, 32° (579,07), Treviso 35° (570,97), Belluno 37° (568,13), Padova 40° (541,35), Rovigo 41° (539,99) e Venezia 43° (512,35).
In merito all'Imu, i comuni più virtuosi sono Vicenza, Cittadella, Vigonza, Mogliano Veneto, Scorzè, Negrar, Campodarsego, Bovolone, Valeggio sul Mincio, Zevio e Pieve di Soligo, dove l’aliquota risulta essere pari allo 0,76%. Tra i municipi campione, Venezia, Rovigo, San Bonifacio, Porto Tolle, Piove di Sacco, Adria, San Martino Buon Albergo, Feltre e Pescantina sono quelli con aliquota Imu più elevata (tutti 1,06%). «Le tasse locali», ha rilevato il presidente Cna Veneto, Luigi Curto, «sono aumentate del 190% dal 1997. Un incremento di gran lunga superiore a quello nazionale, che si è assestato nello stesso periodo al 42%. Sempre di più un’impresa, in particolare se è piccola, nello scegliere dove localizzarsi prenderà in considerazione, tra le diverse variabili, anche la tassazione locale. È proprio per questo che abbiamo voluto calcolare questo indice di attrattività fiscale dei comuni veneti».
(da L'Arena del giorno 11.02.2015)